Novoli (Le) – Sono stati celebrati oggi alle 15.30 nella chiesa parrocchiale S.Antonio Abate, a Novoli, i funerali di Emanuele Levante, 25 anni, morto improvvisamente sabato 10 ottobre dopo aver fatto ricorso (due volte, a distanza di 12 ore) alle cure dei sanitari del vicino nosocomio “V. Fazzi”, a Lecce per un dolore lancinante alla gamba sinistra poi rivelatosi, per lui, fatale.
Il rito liturgico è stato presieduto dal parroco, don Luigi Lezzi che, nell’omelia, ha invitato ad accogliere “sorella morte” nella prospettiva della fede cristiana e pregare per il giovane defunto che ci ha preceduto nel segno della fede ed ora dorme il sonno della pace. Non c’è una spiegazione “umana” che possa giustificare o dare senso ad una perdita così significativa e drammatica. Ci vuole forza di volontà e un “carico” di speranza affinché la scomparsa di Emanuele non resti “lettera morta” per quanti, in terra, proseguiranno il loro viaggio fino al giorno dell’incontro con Dio.
La dipartita di Emanuele ha destato sconcerto in tutta la comunità novolese. Un dolore corale documentato anche dalle tante testimonianze del popolo dei social network che ne ha conosciuto umiltà e bontà d’animo.
Ieri mattina il medico legale Biagio Solarino (del dipartimento di Medicina legale di Bari) ha effettuato l’autopsia disposta dalla dott.ssa Maria Vallefuoco, P.M. incaricato per le indagini. In veste di consulente della Procura è stato nominato anche il professor Francesco Bruno, attualmente direttore del reparto di Rianimazione del Policlinico di Bari.
Ad oggi sono due i medici che risultano iscritti nel registro degli indagati e, precisamente, il medico del Pronto Soccorso che ha ricevuto e visitato il paziente il 9 ottobre ed il collega del 118 intervenuto a Novoli sabato mattina, 10 ottobre, giorno del decesso di Emanuele. Per entrambi i professionisti, si tratta comunque di un atto dovuto.
Saranno gli esami autoptici, fra qualche tempo, a svelare le reali motivazioni della morte.