Porto Cesareo (Le) – E’ una di quelle storie che non vorremmo mai raccontare fra le pagine del nostro giornale. Una vicenda che ci lascia sgomenti, interdetti, incapaci di credere a quello che i nostri occhi hanno veduto e le nostre orecchie ascoltato.
Questa mattina, in via A. Vespucci, nella marina jonica, sono stati ritrovati due corpi trucidati. Si tratta di una coppia di coniugi residenti a Porto Cesareo: Luigi Ferrari, 54 anni e Antonella Parente, 55 anni, probabilmente vittime di una rapina, giacché sembra sia stata asportata la loro cassaforte.
A dare l’allarme, la figlia dei coniugi che, oggi, poco dopo le 7, si è accorta che qualcosa era accaduto nella loro abitazione. Appena varcata la porta d’ingresso, si è trovata di fronte all’irreparabile: suo padre giaceva esanime quasi sull’uscio, mentre la madre l’ha trovata morta in camera da letto. Uno scenario terrificante: i suoi genitori erano stati letteralmente martoriati da diversi colpi inferti da arma contundente (probabilmente un martello o uno scalpello, gli stessi usati per asportare la cassaforte).
Una famiglia tranquilla. Questo si dice in paese. Luigi Ferrari era un operatore ecologico, oltre a gestire il “Club degli amici”, un circolo ricreativo al piano terra della stessa abitazione in cui è stato assassinato insieme a sua moglie
Massimo riserbo da parte degli inquirenti (il reparto operativo diretto dal colonnello Saverio Lombardi, il Nucleo Investigativo al comando del Capitano Biagio Marro. della locale stazione e della Compagnia di Campi Salentina diretta dal Magg. Fasciano).
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