Ringrazio il Dirigente, rifiuto l’offerta e vado in un’altra scuola Quando la disabilità è nel cuore

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DisabilitàLa notizia è stata riportata dal Mattino di Napoli. Accade a Mugnano, in una classe di scuola primaria, dove bimbi felici si incontrano per la prima volta per iniziare un percorso didattico educativo che li aiuterà a formarsi, imparare e crescere.

Zaini, merende, libri, mamme, una lacrimuccia, un sorriso. Tutto bene. No, non tutto. Nella fila colorata c’è una macchia grigia. Che guasta il panorama. Un bambino autistico, un bambino speciale, un bambino che racchiude in sé tutte le sfumature dell’arcobaleno. Ma è proprio quello il problema. L’apparente stato in luogo di un mondo complesso. In sé.

Gli occhi di alcuni genitori non le notano, quelle pennellate; vedono solo ciò che rimanda loro una realtà semplicistica, semplificata e superficiale. Si manifesta la paura di quel che non si conosce. Fa capolino quel solito pregiudizio mascherato da dubbi didattici che i propri bambini possano essere in qualche modo trascurati a causa di un compagno “diverso”. Che zelo!

La solerzia del genitore è sorprendente quando si tratta di decidere per il meglio. Sei bambini, ottenuto il nulla osta, cambieranno immediatamente scuola. Non classe, no, perché fortunatamente la Dirigente, Maria Loreta Chieffo, non ha permesso lo spostamento in un’altra sezione. Ognuno faccia le considerazioni che vuole. Si scandalizzi, faccia spallucce, volti la testa, si dica d’accordo con questi genitori.

Noi superiamo la tristezza che ora vive nel cuore della mamma del bambino speciale, pur immaginandola molto bene. Non c’è niente di più triste dell’essere rifiutati per colpe non esistenti. E ci soffermiamo sul vuoto di un genitore che fa una scelta di divisione. Anch’egli è triste, ma forse la sua condizione è più grave, perché profonda, atavica e sostanziale. La nostra carezza va ai bimbi trasferiti in un’altra scuola. Che si dovranno difendere in primis da certi genitori. E imparare che la vita è un dono per tutti. E che va rispettata e vissuta con gli altri.

Auguri, bambini.

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