Salice S.no (Le) – Prima scippano un’anziana donna di Salice Salentino, poi si danno alla fuga noncuranti delle telecamere di videosorveglianza che hanno ripreso ed immortalato tutta la loro azione. Infine vengono fermati a Campi Salentina in sella alla stessa moto utilizzata per la loro azione delinquenziale.
Finisce nel peggiore dei modi l’avventura di due minorenni, 16 e 17 anni, per la precisione, entrambi residenti a Novoli, ritenuti presunti responsabili di uno scippo compiuto a Salice S.no, in seguito alle indagini condotte dai Carabinieri del Norm della Compagnia di Campi Salentina con l’ausilio dei colleghi delle stazioni di Salice e Novoli.
I fatti, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti sarebbero accaduti nella mattinata di sabato scorso, ai danni di una pensionata settantottenne di Salice. Qui, in sella ad una moto, i due minori sarebbero entrati in azione e messo in pratica il loro piano. Dopo aver individuato la vittima, l’avrebbero dapprima avvicinata e strattonata, poi con veemenza le avrebbero strappato la borsa appesa al braccio. Fortunatamente la donna è riuscita a non cadere evitandosi gravi ferite, ma non il forte shock.
Magro il bottino per i due furfanti: nella borsa, infatti, oltre agli effetti personali dell’anziana, c’erano solo poche decine di euro. Immediatamente alcuni testimoni, dopo aver prestato i primi soccorsi alla pensionata, hanno lanciato l’allarme allertando le forze dell’ordine che dopo aver raggiunto il luogo dei fatti hanno avviato le indagini. I militari hanno compreso sin da subito che la soluzione del caso era chiaramente nelle immagini catturate dalle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona dello scippo. L’estrapolazione e la visione dei frame infatti avrebbe chiarito come a bordo della due ruote ci fossero i due minorenni novolesi. Fondamentali per risalire all’identità dei due scippatori sarebbero stati sia pantaloni e giubbotti indossati sia la tipologia dei caschi.
Da qui la chiusura del caso e la denuncia presso la Procura per i minori di Lecce, su disposizione del sostituto procuratore Stefania Maria Mininni. I due sono difesi dagli avvocati Antonio Di Candia e Carlo Scalinci del Foro di Lecce.