Squinzano (Le) – Mattinata alquanto movimentata quella trascorsa oggi a Squinzano. Durante le prime ore della giornata infatti, è scoppiata una vera e propria rissa di dimensioni tali da dover ricorrere al pronto intervento della Polizia Locale, dei Carabinieri e dei Sanitari del 118.
Sarà stato il caldo? Il senso di insofferenza generato dal malcostume di molti che, in barba al codice stradale, usano i parcheggi destinati agli invalidi, a far saltare i nervi all’anziana signora che, in base a quanto riportato dal web giornale Corriere Salentino, ha reagito all’ennesimo sopruso? Rimane tutto da verificare.
“… E tutto perché lui aveva occupato il parcheggio riservato agli invalidi, sostenendo che non fosse regolare, perché privo della segnaletica verticale. Da qui la lite e, dunque, le botte, con tutti i protagonisti che sono stati denunciati per rissa. È di tre feriti, tutti colpiti alla testa da bastoni e mazze in legno, il bilancio del raptus di follia di un 50enne di Squinzano, S.M. le sue iniziali, che in mattinata ha aggredito un’intera famiglia in via Tevere.Tutto ha avuto inizio intorno alle 8.30, quando l’uomo, come faceva da un po’ di giorni a questa parte, ha parcheggiato la sua Fiat Multipla sul posto riservato ai disabili. E riservato, dunque, ai familiari della 88enne, che vivono proprio di fronte al parcheggio riservato. Secondo una prima ricostruzione, pare che mamma e figlia siano uscite ed abbiano invitato l’uomo a spostarsi, salvo poi colpire con alcune stampelle la vettura del 50enne. Che è poi andato su tutte le furie. Uscito dall’auto, infatti, l’uomo ha sfilato i bastoni dalle mani delle due donne e le ha aggredite, colpendole più volte alla testa e provocando loro profonde ferite. Di contro, le donne non sarebbero rimaste con le mani in mano, aggredendo a loro volta il 50enne. Sopraggiunto in soccorso della madre e della sorella, a farne le spese è stato anche il fratello della 65enne, di un anno più grande, anch’egli colpito al capo dal 50enne.” (cit. Corriere Salentino)
Ritenendo sacrosanto il diritto alla replica, abbiamo contattato il signor S.M. il quale, anziché sperticarsi in dichiarazioni prettamente soggettive, ci ha fornito una copia della denuncia/querela da lui depositata presso le autorità competenti e che noi pubblichiamo integralmente preventivamente da lui autorizzati.
“Alla Procura della Repubblica di Lecce Io sottoscritto … (OMISSIS) … denuncio quanto segue: in data 11 Luglio 2015, verso le ore 08:40, mentre ero in procinto di fare manovra e parcheggiare la mia autovettura in via Tevere all’altezza del civico 11, dall’abitazione in questione immediatamente uscivano due donne, una di una sessantina d’anni a l’altra di un’ottantina, che con bastone e tavola picchiavano violentemente sulla mia autovettura dicendomi che non potevo parcheggiare in quel posto e che dovevo andarmene immediatamente, ed inoltre pronunciavano frasi ingiuriose di ogni tipo. Immediatamente sceso dall’auto per cercare di far smettere le due signore dall’insistere a dare colpi sull’auto con i bastoni, venivo aggredito anch’io con legnate e con una stretta al collo da parte della signora più giovane, la quale mi provocava una lesione al collo ed un taglio sulla spalla oltre al dolore derivante dalle percosse provocate dalle legnate che subivo, a questo punto cercando di strappare la tavola dalle mani della signora predetta, la mamma di questa, cercando di colpirmi anch’essa, sferrava un colpo alla testa alla figlia, provocandole delle lesioni, allora ho tolto anche alla mamma il bastone che aveva, ma nel frattempo è arrivato il figlio il quale è entrato in casa ed ha preso una trave di legno della lunghezza di circa un metro e mezzo e di una dimensione di circa 8×8 cm., mentre la mamma entrava nuovamente in casa e si armava di manico di scopa, io cercando di difendere sempre la mia autovettura che veniva costantemente colpita al parabrezza in particolare e per evitare la rottura dello stesso che avrebbe comportato una spesa non indifferente per ripararlo , ma soprattutto la messa fuori uso dell’autovettura in quanto non si può camminare con il parabrezza rotto e per me non era possibile ripararlo all’istante sia perché, essendo sabato non si sarebbe trovato sicuramente disponibile qualcuno a ripararlo, e sia per mancanza di disponibilità economiche, ho cercato nuovamente di intervenire per far desistere la signora a infierire sull’auto, anche perché si stavano arrogando di un diritto di cui non avevano alcun titolo. Nel fare ciò venivo aggredito contemporaneamente da tutti e tre e nel cercare di schivare i colpi e nel difendermi ho colpito in testa il figlio che già aveva cercato di colpirmi e si preparava a farlo di nuovo. A questo punto essendoci un po’ di tregua ho deciso di accendere il cell per metterlo in registrazione video per documentare ciò che ancora la signora anziana nonostante ferita alla testa ma sinceramente non ricordo nella confusione come si sia fatta male, per documentare la violenza di questi soggetti. Ai fatti hanno assistito anche la vicina di casa ed un ragazzo che lavora in un negozio nelle vicinanze che al momento non so indicare ma comunque indicherò in un secondo momento, e cmq da queste persone sono stato già aggredito circa 3-4 mesi fa’ riportando lesioni sul braccio e sulla spalla e chiedendo l’intervento dei CC che hanno documentato il fatto , ma che poi ho deciso di lasciar perdere. Inoltre nei giorni scorsi e’ stato aggredito anche mio figlio Nicholas sempre con il bastone da parte della signora più anziana , ed ancora sono numerose le persone che ignare hanno cercato di parcheggiare davanti quell’abitazione , ma puntualmente aggredite dalle signore, che si accaparrano il diritto di non far parcheggiare nessuno davanti la propria abitazione. Faccio presente che solo da circa un mese e’ stata posta una segnaletica orizzontale di parcheggio di invalidi , ma che cmq non risulta essere valida a tutti gli effetti essendo la stessa non supportata da segnaletica verticale e non essendo stata fatta apposita delibera. Cmq, anche qualora il parcheggio fosse stato regolare a tutti gli effetti, come da foto allegata, anche il figlio parcheggia in quel posto, non supportato da alcuna documentazione sanitaria, ma arrogandosi il diritto che essendo il figlio ed il parcheggio è davanti casa alla mamma , lui può parcheggiare. Faccio presente ancora che già in passato ho fatto intervenire i V.U. per far desistere queste signore da tale comportamento , non ultimo qualche giorno fa’ dopo l’aggressione subita da mio figlio.”
Questo è quanto … Ai nostri lettori l’onere di formulare considerazioni di merito su un episodio per nulla edificante.