Stalking. La legge che non funziona

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Lo stalking è entrato a far parte del nostro ordinamento con il decreto legge 23 febbraio 2009, n. 11 (convertito in Legge 23 aprile 2009, n. 38), che ha introdotto all’art. 612 bis c.p. il reato di “atti persecutori”,  con il quale si vuol far riferimento a quelle condotte persecutorie e di interferenza nella vita privata di una persona.

Malgrado l’introduzione della legge, continuano gli “omicidi“ e, non come impropriamente chiamati, i femminicidi. Gli effetti, sino ad oggi, si fa fatica a vederli malgrado l’introduzione del pacchetto di sicurezza nel 2014. Forse nessun risultato è stato fin qui raggiunto. E’ l’ennesimo fallimento della legge e lo dimostra anche l’art. 162-ter del codice penale, modificato con L. 4 dicembre 2017, n. 172, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 5 dicembre 2017 ed entrata in vigore il 6, che dispone l’inapplicabilità dell’estinzione del reato per condotte riparatorie, ivi compreso anche il reato di stalking.

Il Legislatore ha accolto le critiche mosse alla disposizione in questione, più volte al centro di polemiche da parte di numerose associazioni a sostegno delle vittime di violenza di genere, di stalking, da ultimo tornate sul piede di guerra dopo l’ennesima sentenza con cui il Tribunale di Torino aveva ritenuto congrua l’offerta di uno stalker di 1.500 euro, nonostante il rifiuto della vittima, dichiarando estinto il reato.

Una norma della discordia, così come la legge sullo Stalking, lacunosa, lenta burocratica, che ha provocato la rabbia, l’ira e il grido “di vergogna” di tutte le vittime e componenti che combattono ogni giorno contro la violenza sulla donna.

Ancora una volta si è dimostrata l’inadeguatezza della legge sino dalle sue origini 2009 ad oggi. Una legge che non tutela la vittima.

La levata di scudi, al grido di “vergogna” al risarcimento per la vittima da parte dello stalker, ha portato all’ennesima correzione della norma attraverso un emendamento presentato da un parlamentare che sarà discusso in Commissione Giustizia del Senato.

Un emendamento che vorrà giustamente sottrarre il reato di stalking dal novero dei reati per i quali è possibile dichiarare l‘estinzione del reato ma che certamente non potrà colmare una legge di per sé lacunosa alla base.

Un emendamento che ha ricevuto il parere favorevole del Ministero della Giustizia.

Purtroppo ben altro bisognerà fare per tutelare le vittime di violenza, di stalking, dalla modifica di legge, alla sensibilizzazione della conoscenza di ogni di Noi, di ogni Uomo e istituzioni.