Svolta nell’omicidio del carabiniere ucciso a Copertino: disposta l’autopsia, indagati i genitori della ex

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Copertino (Le) – Sembrerebbe che gli inquirenti siano ormai vicini alla soluzione del giallo sull’omicidio dell’ex maresciallo dei carabinieri Silvano Nestola, 46 anni, ucciso lo scorso 3 Maggio da una raffica di colpi di fucile alla periferia di Copertino.
Da una prima ricostruzione dei fatti, Nestola, che si era recato insieme al figlio a cena presso la villa della sorella, in contrada “Tarantini”, tra Copertino e San Pietro in Lama, stava raggiungendo l’auto nel parcheggio esterno, quando ha sentito il rumore di alcuni colpi di arma da fuoco. A quel punto, ha intimato al figlio di rientrare in casa e ha proseguito verso l’auto, trovandosi faccia a faccia con il suo assassino, che ha sparato sette colpi con un’arma calibro 12 a distanza ravvicinata, colpi che hanno mandato in frantumi il finestrino dell’auto dell’ex maresciallo, una Toyota Yaris, dal lato del passeggero.
L’assassino sarebbe stato poi visto fuggire con un cappuccio, probabilmente intento a raggiungere un veicolo nelle vicinanze.
Il cadavere di Nestola è stato rinvenuto nei pressi della villa e all’arrivo dei soccorritori del 118, l’uomo era già morto. La tragedia sembrava non avere nessuna spiegazione apparente. Gli inquirenti hanno dato per scontato che il killer conoscesse le abitudini dell’ex maresciallo e hanno escluso la possibilità che l’omicidio fosse collegato alla criminalità, prendendo invece in considerazione un movente passionale, indagando sulla vita privata dell’ex maresciallo, che era stato in servizio presso il comando provinciale dei carabinieri di Lecce fino allo scorso settembre e da allora era a riposo perché riformato.  Fin da subito, le indagini si sono indirizzate verso una famiglia di San Donaci, nel brindisino, composta da una donna con cui Nestola aveva avuto una relazione in seguito alla separazione dalla moglie e dai genitori, che Nestola aveva frequentato durante il servizio presso la caserma di San Pietro Vernotico. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Lecce e quelli del Ros coordinati dalla PM Paola Guglielmi hanno esaminato tabulati telefonici, accertamenti bancari, intercettazioni. L’abitazione dei coniugi di San Donaci è stata perquisita, portando al sequestro di due fucili, in seguito inviati ai RIS di Roma per effettuare degli accertamenti. Al momento si attende l’esito degli esami balistici sulle due armi, una delle due risulta però compatibile con l’arma che ha sparato a Nestola.

Nella mattinata del 12 Maggio 2021, gli uomini della scientifica hanno inoltre perquisito un camper nell’Area Camper di Nardò, aggiungendo ulteriori elementi alle indagini.

Attualmente, nel registro degli indagati, con l’accusa di omicidio premeditato in concorso, compaiono proprio i genitori, di 70 e 62 anni, della donna di San Donaci con cui Nestola aveva avuto una relazione. I due erano già stati ascoltati in caserma insieme alla figlia qualche ora dopo l’omicidio. Nei giorni scorsi, ai due indagati è stata notificato l’avviso per l’autopsia, fissata per la mattinata di oggi, Venerdì 14 Maggio presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce. L’esame necroscopico risulterà utile a fini balistici per ricostruire la scena del delitto.Gli altri due avvisi hanno raggiunto le parti lese in questa vicenda, il fratello e la sorella di Nestola. Nell’attesa dei risultati dell’autopsia, tutto il comune di Copertino esprime tramite un post su Facebook la propria vicinanza al figlio e alla famiglia in questo momento di grande dolore.