Terremoto nel centro Italia: il Salento si mobilita per gli aiuti

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Terremoto AbbraccioNovoli (Le) – Ancora una volta la terra nelle zone del centro Italia è tornata a tremare. Sono ancore fresche in noi le immagini del terremoto a L’Aquila e in Emilia Romagna, ma lo sgomento è sempre nuovo. Un risveglio amaro per tutti, le immagini dei telegiornali, la conta dei danni e delle prime vittime, la macchina dei soccorsi che si mette in moto, sembrano tutte scene di un copione già scritto, ma al quale non ci si abitua mai e che non può lasciare indifferenti.

Le provincie di Perugia, Rieti e Ascoli Piceno sono state le zone maggiormente colpite dal sisma. La prima scossa, di magnitudo 6.0 della scala Richter, è avvenuta alle ore 01:36, con epicentro nel comune di Accumoli (Ri). Durante le successive ore sono state registrate numerose nuove scosse, tutte oltre il 4 grado. Alle ore 2:33 la terra ha tremato ancora, raggiungendo il grado 5.3 nei pressi di Norcia (Pg). La scossa principale si è verificata alle ore 3:36 con una magnitudo 6.2 della scala Richter.

Il terremoto è stato avvertito in gran parte dell’Italia centrale. L’area maggiormente devastata dal sisma è stata quella della Valle del Tronto, zona situata al confine tra Umbria, Lazio e Marche. Diversi, purtroppo, i piccoli comuni rasi completamente al suolo, quello di Arquata del Tronto, nelle Marche e quelli di Amatrice e Accumoli nel Lazio. Disastrose le cifre, si parla di oltre 240 vittime e circa 400 feriti, un bilancio purtroppo ancora provvisorio; a peggiorare la situazione, la distruzione di numerose vie di accesso ai comuni, rendendo ancora più difficile il raggiungimento dei bisognosi da parte dei soccorritori.

L’immane tragedia che ha sconvolto il centro Italia riguarda tutti, ma questo non è solo il tempo dei numeri, delle polemiche o della retorica; è tempo, soprattutto, di azione, rapida e mirata a soccorrere quanti, in pochissimi maledetti istanti, hanno perso tutto.

Immediate le misure di aiuto da parte della sala operativa della Protezione Civile Puglia, è stato infatti prontamente attivato il numero solidale 45500, attraverso il quale è possibile donare 2 € inviando un SMS o effettuando una chiamata da rete fissa al medesimo numero. I fondi saranno trasferiti dagli operatori al dipartimento della Protezione Civile che provvederà a distribuire quanto raccolto alle popolazioni colpite dal sisma.

Coordinare gli aiuti, in questa fase, non risulta semplice, sono numerosi i comuni della provincia di Lecce che si sono messi a disposizione per collaborare e fornire un aiuto concreto ai tanti rimasti senza un tetto.

In questa primissima fase, tuttavia, manca ancora un coordinamento centrale tra le varie amministrazioni, ragion per cui risultano essere diverse le modalità attraverso le quali si stanno muovendo. Attualmente il comitato operativo della Protezione Civile Nazionale è impegnato nel curare la prima fase del soccorso, la cui priorità è salvare vite umane. Successivamente, nella seconda fase, si occuperà dell’assistenza alla popolazione. Sono queste, dunque, le direttive ufficiali. In tal senso si sta muovendo anche il Comune di Novoli: nella mattinata di oggi, infatti, si è tenuta una riunione tra l’Amministrazione Comunale, la Protezione Civile e le varie associazioni di volontariato, in seguito alla quale si è stabilito di attenersi alla nota ufficiale della Protezione Civile Nazionale. Almeno in questa fase, dunque, non saranno organizzate raccolte di beni di prima necessità, senza una richiesta ufficiale, allo scopo di non effettuare un accumulo di materiali che rischiano di rimanere inutilizzati a lungo, in attesa di indicazioni precise, sebbene  siano già stati individuati i punti di raccolta disponibili nel Comune e che quanto prima saranno utilizzati.

Vista, per ora, l’assenza di un’azione unitaria, altre Amministrazioni stanno procedendo ad organizzare autonomamente delle raccolte di materiale, come accade a Squinzano e Casalabate , dove si sono messi all’opera con una raccolta di generi alimentari a lunga scadenza. Inoltre, da oggi, i supermercati dei suddetti comuni, esporranno un carrello presso il quale sarà possibile depositare qualsiasi bene che potrà essere d’aiuto.

Anche l’amministrazione di San Cesario di Lecce, in collaborazione con i Giovani Democratici e altre associazioni locali, organizzerà,  per l’intera giornata di sabato 27, una raccolta fondi e beni di prima necessità.

La catena di aiuti si spinge anche oltre gli organismi istituzionali, come dimostra l’iniziativa degli Ultras Lecce per i terremotati. Spesso e volentieri definiti dai media con parole poco lusinghiere, gli ultras del Lecce sono scesi in campo, ancora una volta, dopo le iniziative per i bisognosi di Benevento, per organizzare una raccolta di beni di prima necessità, come anche di vestiario invernale. Durante i tre giorni di festa, 24, 25 e 26 dedicati a Sant’Oronzo, Giusto e Fortunato, sarà attivo un punto di raccolta presso Porta Napoli, dalle ore 17:30 in poi.

In queste fasi concitate, quindi, si auspica al più presto un coordinamento centrale, allo scopo di usufruire al meglio delle risorse e delle energie che i comuni salentini stanno mettendo a disposizione. A tal proposito, l’Unione dei Comuni del Nord Salento, si sta mobilitando per capire in quali modalità coordinare gli sforzi dei comuni, per cercare di fare quanto più possibile per aiutare quanti hanno bisogno.