Trepuzzi (Le) – È scattata nella serata del 18 settembre l’ordinanza di arresto per Angelo Pellegrino, 37 anni, nativo di Campi e residente a Trepuzzi, già noto alle forze dell’ordine per i reati aggravati di truffa, falso materiale commesso da privato continuato ed esercizio abusivo di professione. Nel 2007 l’azzeccagarbugli trepuzzino, pur non avendo conseguito alcuna laurea, era solito spacciarsi per un avvocato, tanto da accogliere, nello stesso anno, la volontà di una donna di Trepuzzi di richiedere giudizialmente al Ministero della Sanità un risarcimento del danno causatole da una emotrasfusione infetta risalente al 1979.
A dimostrazione della sua efficienza e professionalità, Pellegrino si dimostrava particolarmente dedito alla fanta-causa civile, producendo persino, fino al 2013, una serie di atti giudiziari falsi compreso lo stesso atto di citazione in giudizio e la sentenza di condanna al risarcimento del danno, emessa dal tribunale di Lecce. L’Avvocato, però, sentiva di non aver portato a termine il lavoro che, poco dopo, avrebbe infatti “rifinito” fabbricando minuziosamente ben otto assegni circolari emessi dalla Banca d’Italia dell’ammontare complessivo di 285.000 euro, somma dovuta secondo il dispositivo di condanna dal Ministero della Salute. Spacciandosi al telefono per un funzionario della Banca d’Italia, Pellegrino avrebbe infine concordato l’incasso degli assegni. Costo della “vittoria” giudiziaria? Ben 11.000 euro di parcelle sborsate dalla malcapitata cliente in questione.
Considerando i precedenti, uno dei quali vedeva l’uomo vestire i panni di un funzionario di Equitalia, su richiesta del PM, il GIP ha già concesso una misura coercitiva personale, vista anche la palese propensione alla recidiva manifestata dal soggetto. Dopo le formalità di rito, Pellegrino è stato accompagnato presso il proprio domicilio in regime di arresti. La vittima della truffa è ora difesa dall’avvocato,questa volta reale, Angelo Miglietta.
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