Lecce – Notizie di “buona sanità” dall’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce. Riguarda un’interessantissima scoperta fatta dal Dott. Daniele Marulli nel reparto di Neurologia del nosocomio salentino.
Il neurologo, dopo una serie di attenti esami, ha diagnosticato ad una paziente quarantenne una forma rarissima di “Botulismo da ferita”, sembrerebbe prima d’ora mai riscontrato in Italia. Determinante è stato l’intervento del medico che ha prontamente richiesto al Ministero della Salute l’antidoto a quest’infezione molto rara, denunciando poi l’accaduto alla Questura di Lecce. Nel giro di poche ore il farmaco è giunto in ospedale attraverso un volo di linea della compagnia Alitalia, che ha per questo subito un lieve ritardo. Qui è stato immediatamente somministrato alla paziente fino a quel momento in grave pericolo di morte.
Il Botulino più comune e noto è quello alimentare; questo “Botulino da ferita” è, invece, una forma molto più rara e pericolosa causata dalla penetrazione nel corpo delle spore del batterio presenti nel terreno o nella polvere attraverso una ferita. Questa infezione, se non trattata e riconosciuta, avrebbe potuto portare quasi certamente alla morte, ma il Dott. Marulli è stato attento ed arguto ad ipotizzare questa rarità e ad agire per tempo. Al momento la paziente sta bene e possiamo raccontare orgogliosi un fatto di “buona sanità”.