Utilizzo mascherine, l’appello del sindaco Salvemini

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Lecce – Il Ministero della Salute ha stabilito che “a partire dal 4 maggio 2020, ai fini del contenimento della diffusione del virus COVID-19, è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di usare protezioni delle vie respiratorie nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza”.

All’obbligo di indossare le mascherine non sono tenuti solo i bambini al di sotto dei sei anni e i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina ed i soggetti che interagiscono con loro.

È consentito “l’utilizzo di mascherine monouso o mascherine lavabili, anche auto-prodotte, in materiali multistrato idonei a fornire un’adeguata barriera e, al contempo, che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate, che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso”.

Si ricorda che l’utilizzo delle mascherine non è l’unica misura precauzionale da adottare: indossarla non esclude infatti l’obbligo di mantenere il distanziamento fisico e la tenuta di una igiene personale (in particolare il lavaggio e l’igienizzazione delle mani).

Il sindaco di Lecce Carlo Salvemini intende lanciare un forte appello alla cittadinanza all’utilizzo delle mascherine: “Usate le mascherine in tutti i luoghi chiusi accessibili al pubblico e in tutte le occasioni, anche all’aperto, nelle quali non è possibile garantirsi la distanza di sicurezza dagli altri. Non è più una libera scelta ma un obbligo, la cui mancata osservanza mette a rischio la salute pubblica e quindi può essere sanzionata per legge.

Chiedo la collaborazione di tutti per rendere la comunità leccese pienamente consapevole. Perchè più siamo informati, più siamo protetti. In questa nuova fase saranno la responsabilità individuale e la capacità di agire collettivamente a fare la differenza e a consentirci di andare avanti, e non tornare indietro”.