Veglie (Le) – Nella tarda serata di ieri i militari della Stazione di Veglie hanno arrestato in flagranza di reato di maltrattamenti in famiglia Domenico Mattia, nato e residente a Veglie, “separato, nullafacente, con precedenti di polizia”, come riportato nel Comunicato Stampa diffuso dal Comando del Reparto Operativo dei Carabinieri.
La vittima dei maltrattamenti è la convivente, un’argentina coetanea. Ieri pomeriggio i militari della locale Stazione sono stati allertati da alcuni vicini poiché era in corso una lite in casa. Alla vista dei militari, subito accorsi, la donna presentava diversi lividi e graffi, sulle braccia e sul corpo. In più era in un evidente stato di agitazione psicomotoria.
Subito accompagnata all’ospedale di Galatina, è stata in seguito trasportata presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce. Qui, oltre a constatare le percosse ricevute, è stata poi ricoverata in psichiatria. Mentre la donna si trovava presso l’ospedale di Galatina ha presentato – dopo non poche resistenze – ai militari che l’assistevano, una denuncia nei confronti del convivente: sono state continue le botte, le minacce e le offese subite nell’ultimo periodo.
A riscontro sono stati recuperati dall’ospedale di Copertino alcuni certificati del Pronto soccorso attestanti i ripetuti ricorsi della donna alle cure dei sanitari. L’ultima volta un mese fa, quando finì al pronto soccorso con alcune costole rotte. In più, sempre nell’ultimo periodo, sono stati diversi gli interventi delle pattuglie di Veglie e della Radiomobile di Campi S.na per sedare liti tra i due, a cui però non era mai seguita denuncia.
Tutto ciò considerato, sentito il Pm di turno, i militari della Stazione di Veglie hanno arrestato l’uomo per il reato di maltrattamenti in famiglia e lo hanno condotto in carcere a Lecce.