«Il modo migliore di far conoscere la cultura è quella di farla deambulare» (Papa Ngady Faye)
Novoli (Le) – Venerdì 8 febbraio, alle ore 18, in Piazza Regina Margherita, in occasione del restauro della prima free little library realizzata e installata nel 2017 su un albero morto dai richiedenti protezione internazionale ospiti del CAS “Casa Francesco” di Novoli, avrà luogo l’evento “MODU MODU – CAMiENANTE”.
Un momento di incontro, condivisione e restituzione alla collettività di un bene comune voluto dalla Fondazione Emmanuel Don Francesco Tarantini per le migrazioni e il Sud del mondo in collaborazione con Associazione Culturale Rapsodia 8.9, Art Studio Ballet, A.S.D.C CREA, Associazione Chiara Luce, Fare Verde Puglia – Sezione Novoli, Rione Stazione Novoli, Associazione inSALENTO, Società Operaia Novoli, Parrocchia Sant’Andrea Apostolo Novoli e con il patrocinio del Comune di Novoli, che si inserisce in un percorso di costruzione di una comunità accogliente e solidale.
Parole, azioni ed emozioni per costruire un dialogo interculturale che superi le frontiere culturali e materiali che lo impediscono.
Il libro e la lettura sono, infatti, strumenti fondamentali nella costruzione di un percorso di emancipazione individuale e sociale.
Il programma dell’evento prevede alle ore 18, in Piazza Regina Margherita, l’inaugurazione della free little library restaurata dai richiedenti protezione internazionale ospiti del CAS “Casa Francesco” di Novoli, accompagnata da un reading curato dai membri della Società Operaia di Novoli.
Alle 19, la manifestazione continuerà nel Palazzo Baronale, sito di fronte alla mini libreria, dove i partecipanti saranno accolti dai ragazzi di “Casa Francesco” con il rituale senegalese del tè e gli interventi danzanti “Survivor” e “Beyond the wall” curati dalla scuola di danza Art Studio Ballet di Lecce.
Le coreografie traggono ispirazione da due opere d’arte: la prima, del coreografo Stefano Tacconi, a partire dal dipinto “La zattera della medusa” di T. Gericault, affronta il tema della discriminazione in tutte le sue forme (razzismo, sessismo, omofobia, ecc…), descrivendo tutte le persone che riescono a “sopravvivere” ad ogni forma discriminatoria e vedrà in scena le danzatrici Giada De Santis, Stefania Greco, Federica Rizzato, Gaia Romano, Eleonora Ruocci, Silvia Tommasi, Valeria Vittore, Elisabetta Gianfrate; la seconda, della coreografa Chiara Greco, è una libera interpretazione de “Il lanciatore di fiori” di Banksy e denuncia la brutalità delle guerre, della lotta per il potere e dei muri che separano gli esseri umani, è un invito a resistere ed a rispondere all’odio con una moneta diversa e sarà realizzata dalle danzatrici Stefania Greco, Federica Rizzato, Eleonora Ruocci, Silvia Tommasi.
A seguire, nella sala conferenze, sarà proiettato “Il venditore di libri” del regista Dario Brandi. Il film è il racconto di Amadou, senegalese, che attraverso il suo viaggio, riscopre gli insegnamenti del padre. Racconta le sue tappe e come, arrivato a Lecce, abbia trovato l’amore e una nuova famiglia, di come da semplice venditore di libri sia arrivato a pubblicare un suo libro e a creare una casa editrice che pubblica autori africani. Il documentario ha cinque brevi capitoli, cinque bicchieri di tè, dove per ogni bicchiere il protagonista racconta e si racconta;
“Il venditore di libri” fa parte del progetto “Inshallah” che comprende vari documentari, realizzati con lo scopo di dare un senso di umanità alle vicende che ad ogni singolo uomo accadono, dal fuggire dalla propria terra al non volerla lasciare pur vivendo in un campo profughi, da chi viene espulso a chi si ritrova a fuggire contro la sua volontà. Dopo la proiezione del film, il pubblico potrà dialogare con il regista e con il protagonista del film Papa Ngady Faye.
Durante la proiezione del film, i bambini dai 3 ai 12 anni, potranno inoltre partecipare al laboratorio “Origamigrante”, curato dall’A.S.D.C. CREA nella sala adiacente.