Salice S.no (Le) – Un uomo, le sue sicurezze prima, la sua sconfitta dopo, la sua capacità di saper perdere, il bisogno di sapere e di conoscere; un uomo, la sua morte e la sua risurrezione e, come la fenice dalle sue ceneri, rinasce Giuseppe Pellegrino e si risveglia “poesia”. Perché, come scrisse Ralph Waldo Emerson, “…solo la poesia ispira poesia”.
Ovunque c’è poesia se gli occhi di chi guarda sono aperti alla voglia di scavarsi così in fondo da farsi male per poi godere a occhi chiusi della carezza pura del pensiero di chi vede l’arcobaleno oltre le ombre.
Giuseppe Pellegrino laureato in medicina e chirurgia, consegue la specializzazione in psicoterapia cognitivo-comportamentale. Ed è un medico che si accorge che intorno a lui c’è troppa freddezza e non vuol curare i suoi pazienti come codici o come patologie, lui vuole andare più a fondo, vuole andare oltre. Capita nel momento più buio della sua esistenza di sentirsi libero incatenandosi alla filosofia. Il pensiero si libbra nell’aria senza paura di cadere e lui, dall’antro in cui la sua anima si era nascosta, esce, si denuda, si racconta, senza paura con la dignità di chi usa la penna per curarsi e per regalare emozioni. Da qui nasce il suo primo libro “Mostruosità” letterarie (diario di autoterapia). Passa appena un anno e la penna del “dottor poesia” torna a colorare le pagine del suo secondo lavoro: Interni d’uomo.
Edito da Besa, il libro è una ‘’antropologia filosofica in versi” attraverso la quale Pellegrino racconta, si racconta, si emoziona ed emoziona. E dalle pagine del libro, da un pertugio aperto nell’anima dell’autore, come un raggio di sole intriso di speranza si affaccia Dio; medico e filosofo che accarezza la presenza di Dio e la vede protetta nel silenzio; il silenzio come luogo dove ascoltare ciò che con le orecchie non si può udire. Il silenzio come culla del pensiero.
Di tutto questo si è chiacchierato tra amici, ieri sera, presso il wine bar Five Roses a Salice Salentino.
L’incontro con l’autore è stato moderato egregiamente da Erica Fiore penna delicata ma appuntita della redazione di Paisemiu.com, alla sua prima esperienza come presentatrice, che ha saputo dettare i tempi in modo preciso, coniugando la lirica dell’autore con le note della pianista Virginia Erroi (anch’essa medico) sul cui pentagramma danzava la voce di Rossana De Luca (l’attrice) che non ha nascosto la sua emozione durante l’interpretazione dei versi di Interno d’uomo.
Una bella serata all’insegna della cultura, vera linea guida della linea editoriale di Paisemiu.com che ha partecipato all’incontro.
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