Alda Merini, la poetessa dei Navigli

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“Mi hanno sempre giudicata come strana o diversa, ma la sapete una cosa? Mi è sempre piaciuto da morire. Non sopporterei essere vista come il resto del mondo. Io la vita l’ho goduta perché mi piace anche l’inferno della vita. Per me la vita è stata bella perché l’ho pagata cara”.      

Alda Giuseppina Merini nacque a Milano il 21 marzo 1931 in una famiglia di modeste condizioni economiche: il padre Nemo era dipendente in una società di assicurazioni, mentre la madre Emilia era casalinga.

Alda cercò di farsi ammettere al Liceo Manzoni, uno dei più prestigiosi di Milano, ma non riuscì a superare la prova di italiano al test di ammissione. Fu il critico letterario e poeta Giacinto Spagnoletti a scoprirne le capacità poetiche, facendola esordire a 15 anni con alcuni scritti. Nel 1953 si sposò con Ettore Carniti, che aveva la proprietà di alcune panetterie milanesi.

Con l’editore Giovanni Schwarz pubblicò negli anni seguenti varie raccolte di poesie ed un suo lavoro in prosa, La pazza della porta accanto per Bompiani. In quel periodo ebbe la prima figlia, Emanuela.

Nel 1962 iniziò un periodo piuttosto complicato e doloroso per la Merini: trascorse per quasi dieci anni lunghi periodi di ricovero dovuti (probabilmente) ad un disturbo bipolare. Nei momenti di salute, la poetessa passava comunque il tempo in famiglia ed ebbe tre altre figlie: Barbara, Simona e Flavia.

Alla fine degli anni Settanta, il racconto degli anni ospedalieri presero forma nella raccolta di poesie La Terra Santa, considerata in seguito da molti critici e studiosi come il suo più importante lavoro letterario. Dopo la morte del marito negli anni Ottanta, Alda si trasferì a Taranto dove sposò il poeta ed ex medico Michele Pierri.

Fece ritorno a Milano nel 1986 dopo un altro difficile ricovero presso l’ospedale psichiatrico di Taranto. Alla fine degli anni Novanta, Alda Merini produsse centinaia di minitesti, aforismi di vario tipo che miravano alla brevità per trasmettere un suo pensiero ed una sua sensazione. I migliori furono raccolti nel 1999 da Rizzoli nel libro Aforismi e magie, con illustrazioni di Alberto Casiraghi, poeta, disegnatore e suo amico.

Negli anni seguenti furono pubblicate altre raccolte, come la selezione di Einaudi su scritti del 1996-1999, cofanetti con libri e videocassette dedicati alla fase mistica della scrittrice. Nel 2004 Alda Merini fu nuovamente ricoverata per alcuni problemi di salute mentre versava in condizioni economiche piuttosto precarie. Ricevette una grande quantità di messaggi di solidarietà da scrittori, poeti e da semplici appassionati.

Il primo novembre 2009, Alda morì a causa di un tumore osseo.

Vicino all’ingresso della sua casa sui Navigli dal 2010 c’è una targa che la celebra: “Ad Alda Merini, nell’intimità dei misteri del mondo”.