L’usanza del libro sospeso ebbe inizio nel corso della seconda guerra mondiale, quando, in tempi molto difficili, la gente era solita pagare due tazze di caffè, una per sé ed una per chi non poteva permetterselo. Trae ispirazione dalla tradizione napoletana del caffè sospeso che sta contribuendo a diffondere la pratica del dono, promuovere l’accesso delle famiglie alla cultura e creare occasioni di crescita e conoscenza. Lo scrittore e filosofo Luciano De Crescenzo ha scritto: “Quando qualcuno è felice a Napoli, paga due caffè, uno per sé stesso, ed un altro per qualcun altro. E’ come offrire un caffè al resto del mondo”. Questa tradizione permette di mettere in circolo umanità, condivisione e comprensione.
Dal caffè sospeso, si è passati alla spesa sospesa, durante il lungo periodo del lockdown che ha messo in ginocchio tante famiglie e distrutto tante imprese.
Il libro sospeso nasce con le stessa intenzione: attivare circuiti di solidarietà in grado di mettere al centro l’individuo e le famiglie, donare un momento di lettura, consentire a tutti quel “viaggio” fatto con la mente, la fantasia, il cuore.
In seguito al diffondersi dell’iniziativa, anche tante librerie, cartolerie e case editrici hanno deciso di entrare a far parte della rete nazionale della Cultura del sospeso e permettere a tutti di donare un libro ai bambini con famiglie in difficoltà.
L’idea è quella di lasciare un libro in un luogo pubblico (un parco, un bar, una sala d’attesa), e, così come invita il blog di Assistente Sociale Sopra le Righe, scrivere un biglietto e lasciarlo al suo interno “Ciao, sono un libro sospeso, se mi trovi sarò tuo”.
La speranza è che la persona che lo riceverà venga “contaminata” e decida, a sua volta di donare un libro sospeso, promuovendo cultura, gentilezza e condivisione.
Mettiamo in circolo questa emozione di una nuova conoscenza, l’idea che quei contenuti, quella storia che abbiamo letto e riletto, quell’avvincente giallo, quelle immagini che ci hanno emozionato e fatto “viaggiare”, arrivino nella mente e nel cuore di un’altra persona. Sarebbe bello anche seguire le tracce di quel libro che ci ha fatto viaggiare con la mente e che stiamo portando nel mondo.