Città del Libro, cambio d’insegne sull’albero maestro della nave della cultura?

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citt del libro xx

Campi Sal.na (Le) – Il procelloso Mare Nostrum della Cultura sembra sia stato fatale per Fabio Sirsi, l’ultimo Presidente della Fondazione Città del Libro Onlus di Campi Salentina. Sembrerebbe che, come in un’ideale battaglia navale, sia stato colpito e affondato dalle solite manovre di palazzo messe in atto da un ipotetico novello Richelieu nostrano. 

Che la Fondazione non navigasse in buone acque si era già potuto intuire dal discorso dello stesso Fabio Sirsi durante la conferenza stampa di presentazione dell’ultima edizione della rassegna.

“Anche quest’anno abbiamo lavorato in estrema economia. Inutile nasconderlo, già in partenza siamo stati penalizzati da una situazione poco vantaggiosa. E qui voglio lanciare anche provocatoriamente, senza indugiare, una rimostranza nei confronti delle istituzioni che, capisco la situazione economica contingente, non possono considerare la Città del Libro una manifestazione di poco conto e stanziare minimi contributi!” Tuonava allora al microfono, denunciando la mancanza di adeguati sovvenzionamenti.

inaugurazione citt del libro

Da allora sembrerebbe che un’anomala onda lunga abbia insidiato le sorti della Fondazione che da anni si barcamena per far fronte ad una situazione debitoria, frutto di infelici gestioni passate. E sì che, come un novello Don Chisciotte, Fabio Sirsi, il più giovane Presidente della storia della Città del Libro, ha preso in mano il timone della fondazione con la precisa intenzione di risanare i conti e rilanciare una volta per tutte questa manifestazione. Invece, in barba alle svariate dichiarazioni di stima da parte di tutti, sembrerebbe che il provetto capitano Achab si sia trovato ad affrontare la balena bianca dei creditori armato di un solo stuzzicadenti. A tal proposito, volendo credere ai vari rumors, pare che già si vociferi con una certa insistenza il nome di Cosimo Durante, attuale presidente del GAL terra d’Arneo, come probabile successore  del buon Fabio. Ci chiediamo: in questo futuribile scenario, quale sarà la saggia azione del padre fondatore della Città del Libro? Attendiamo illuminanti indicazioni.

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