“Contratto con Dio”, il fumetto di Will Eisner classe 1978

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Contratto con Dio, edito da Rizzoli Lizard, è un romanzo a fumetti di Will Eisner, costituito da quattro episodi ed un prologo, pubblicato nel 1978 ed edito in Italia per la prima volta nel 1980.

Considerato uno dei più importanti autori di fumetti di tutti i tempi e padre della Graphic Novel – ossia dei romanzi a fumetti in cui le storie a fumetti hanno la struttura del romanzo, quindi autoconclusive e con un intreccio sviluppato – lo scrittore americano è consacrato dai più come il capostipite di questo genere letterario, oltre all’essere un valido punto di riferimento per gran parte degli autori contemporanei.

Quando nel 1978 Will Eisner, già celebre per le sue storie del detective Spirit, pubblicò Contratto con Dio, il pubblico del fumetto era abituato a supereroi in calzamaglia ed a storie di mostri e dischi volanti.

Contratto con Dio è costituito da quattro racconti, in tavole ricche e di travolgente impatto, ambientati nei primi anni ’30 del secolo scorso.

Sono gli anni di chi dirotta la propria esistenza verso gli Stati Uniti d’America. Donne e uomini qualsiasi approdati nella terra delle mille opportunità per sfuggire alle persecuzioni razziali ed alla miseria.

Contratto con Dio è una raccolta di storie che parlano di gente comune che vivevano tra le mura di un caseggiato dove andavano in scena drammi di ogni tipo e dove, ovviamente, non vi era né privacy, né anonimato.

Sul piano narrativo, l’opera espone le possibilità espressive del mezzo fumettistico: da un lato vengono proposti temi importanti (morte, senso della vita), dall’altro viene rappresentato il vivere comune nella sua molteplicità di sfaccettature, dal cammino di crescita di un adolescente ai problemi economici di una famiglia media.

Le strazianti pagine iniziali valgono l’acquisto di questo capolavoro: un diluvio che batte sul cappello di Hersh, come a volerlo sottrarre dai suoi pensieri angoscianti, e le brevi frasi che accompagnano la camminata di questa figura sotto la pioggia, sopraffatta da una disperazione che diventa quasi fisica.

Ancora non conosciamo il viso dell’uomo avvolto nell’impermeabile, eppure già si tocca con mano tutto il suo miserabile tormento …