Pubblicato all’interno del testo universitario “Corpo e Metafore per l’apprendimento esperenziale” a cura di Francesco Paolo Romeo, per Traiettorie Inclusive, edizioni FrancoAngeli, il saggio propone interessanti spunti di ricerca sui temi dell’inclusione e della personalizzazione. Gli autori Stefano Luigi Mangia e Francesco Bearzi evidenziano come per restituire libertà espressiva nei contesti educativi, sia importante avviare delle condotte improvvisative, da utilizzare come canale di comunicazione.
Il saggio pone attenzione sulla vocalità umana, spesso costretta a rigidi margini entro cui agire, e sottolinea l’importanza del potersi muovere liberamente, seguendo un proprio flusso sonoro, che faccia emergere la creatività insita in ogni soggetto, se opportunamente lasciato alla propria spontaneità.
Tuttavia, l’importanza di una Didattica dell’Improvvisazione si rende necessaria per formare in maniera completa e ottimale quelle figure professionali, insegnanti e educatori che concorrono a costruire comunità creative. Phoné, voce, suono, come sottolineano gli autori, diviene un non-luogo dal quale allontanare la semantiké. L’urlo riacquista corpo e il respiro è ancora quello primordiale della prima infanzia, scevro da contaminazioni semantiche. Dunque, un ritorno alla purezza del suono ed alle sue intime vibrazioni, in una continua ricerca ed esplorazione del sé. Un punto di partenza che consente di trovare una chiave d’accesso, un’apertura al nuovo, al bello, alle intime risorse inesplorate. Un plauso a chi nel proprio campo e grazie alle proprie consolidate competenze, attraverso questo saggio ha voluto offrire nuovi spunti e originali approcci metodologici, che mirano anche all’inclusione.
Stefano Luigi Mangia (musicista e compositore. I suoi interessi spaziano dal jazz alla musica contemporanea, fino ai linguaggi delle musiche improvvisate. Si occupa di Pedagogia e di Didattica della Musica. Collabora con varie Università in corsi di specializzazione, seminari e convegni. È docente di Musica d’Insieme Jazz e di Tecniche Compositive Jazz presso il Conservatorio di Musica “P.I. Tchaikovsky” di Nocera Terinese -CZ-).
Francesco Bearzi (dottore di ricerca e formatore di docenti nelle scuole di ogni ordine e grado in collaborazione con Espéro srl – Università del Salento, insegna nei licei. È autore di numerosi contributi in ambito pedagogico, con particolare attenzione all’educazione dello sviluppo sostenibile, all’apprendimento trasformativo, trasgressivo ed esperenziale, al rapporto tra neuroscienze ed apprendimento cooperativo, all’impatto della pandemia e della guerra sulla semiosfera adolescenziale, è reviewer della rivista Education, Sciences & Society).