Dante, “Mister Pop”: svelato a Novoli l’opera murales di Chekos’ Art

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Novoli (Le) – Lo avevamo visto in tante versioni, ma non in technicolor, in stile decisamente pop, Dante, il Sommo Poeta di tutti i tempi, immortalato ora anche con un murales intitolato “Dante Street Art”. Andy Warhol lo avrebbe celebrato personaggio dell’anno e così è stato a 700 anni dalla sua morte, grazie all’opera austera, monumentale pittorica che induce al religioso silenzio, lasciando generosamente spazio alla contemplazione, firmata dall’artista Francesco Ferreri, alias Chekos’Art.

L’evento inaugurale si è svolto lo scorso 19 marzo a Novoli, presso l’Ex Asilo Tarantini, nonché sede della Biblioteca Comunale, in occasione della riapertura del Museo del Fuoco e della Pinacoteca di Arte Contemporanea.

L’evento è stato organizzato dall’Associazione culturale “Fucina Sociale” in collaborazione con “Nova Liber Ars” e “Domenica Scs”, patrocinato dal Comune di Novoli.

La manifestazione condotta e moderata dal nostro direttore, Antonio Soleti, è stata aperta dal Primo cittadino ed assessore alla Cultura del Comune di Novoli, Marco De Luca con i saluti e il benvenuto di rito.

“L’evento si inserisce nel più vasto programma itinerante musicale chiamato RidonDante e proposto, l’estate scorsa, ai Comuni dell’entroterra idruntino”, ha sottolineato Emmanuela Rucco, presidente di Nova LiberArs.

“L’iniziativa non si esaurisce nello svelamento di quest’opera ma proseguirà con un laboratorio indirizzato agli alunni dell’Istituto Comprensivo locale,  grazie alla collaborazione tra Scuola e Associazione 167 B Street”, sottolinea Simone Caricato, presidente di “Fucina Sociale”.

Questa “epifania dell’opera”, come lo stesso moderatore fa presente, pone all’osservatore una serie di domande, fra cui come e perché, ancora oggi, si parli del Sommo Vate “attualizzandolo ad ogni costo rendendolo moderno, contemporaneo, trend del nostro tempo”. In realtà, chiosa Antonio Soleti, a “Dante  interessa l’essenza dell’uomo e quindi fuori dalla cronologia”.

E, per svelare ogni aspetto di chi, usando le stesse parole utilizzate dal Maestro trecentesco della lingua italiana rivolte alla sua guida ne “L’Inferno”, “spande di parlar sì largo fiume”, si racconta dell’humus del territorio italiano dove incalza la musica leggera. Se si osservano le citazioni, solo per menzionarne alcune, Antonello Venditti in “Ci vorrebbe un amico” che musica “Amor che a nullo..” o Francesco Gabbani in “Le granite e le granate” riporta il ricorrente verso che si evidenzia come una figura retorica “Lasciate ogni speranza… o ancora Gianna Nannini con la dolente Pia alludendo a Pia Dei Tolomei, presente nel “Purgatorio”. Queste riflessioni del Prof. Marcello Aprile, docente di linguistica all’Università del Salento a cui aggiunge che egli stesso, il Gran Maestro fiorentino trasumanar in quell’epoca medievale gli sarebbe sembrato impossibile. Oltreoceano non risultano sconosciute le sue Cantiche, anzi un tempo non esistendo internet e i mezzi di trasporto moderni, appare un record mondiale che le si siano studiate o perlomeno non risultate oscure anche tra i meno avvezzi alla cultura relativa alla conoscenza generale.

E facendo un volo pindarico ben venga oggi, nel 2022, anche questo accogliente beaubourg, sorto a Novoli che, consacrando l’icona a fruizione dei visitatori, possa conservare, questa la proposta di Lorenzo Madaro, docente di Storia dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce, che dopo un excursus sulla storia della location, ipotesi da considerare, il nome del fondatore l’artista Corrado Lorenzo, associato alla Pinacoteca.