Lecce – Sabato sera, al Teatro Apollo, per Cosentino è standing ovation alla fine del suo spettacolo: “Eva non è ancora nata”.
Come nel suo stile, oramai inconfondibile e gradevole, il noto e benvoluto magistrato ha tenuto banco per più di un’ora e un quarto, mettendo a nudo i limiti e le fragilità dell’uomo, non mancando, tuttavia, di smascherare le stravaganze femminili. Numerose sono state le sue incursioni in ambiti particolarmente delicati, senza però muovere sentimenti negativi, retrivi e grossolani. Un monologo che si è articolato sia sul piano giuridico, ma anche sociologico, politico ed esistenziale.
Difficile cogliere in fallo il Nostro magistrato, che a noi piace definire razionale e ragionevole. E con lui siamo a livelli altissimi non solo dell’arte oratoria, ma anche nell’uso sia della parola sia della logica: un giudice col bilancino di precisione, che non risparmia nessuno e che poi assolve tutti. Forse questo uno dei segreti del suo successo, che rapidamente si sta trasformando in fama.
Sotto il profilo artistico, lo spettacolo, di cui oramai non si contano più le repliche, è stato ulteriormente arricchito, con l’intervento di una splendida ballerina di pizzica: Caterina Rizzelli, che aveva il ruolo della donna liberata. Lui, oramai pienamente maturo, che forza i ritmi del monologo senza fatica e sovraccarico; si esprime in una calma-potenza che dosa con sapienza, affidandosi al suo verbo, di cui è consapevole che si vibra contundente nello spazio scenico, producendo incanto e meraviglia tra il pubblico.
Un pubblico particolarmente qualificato e numeroso: si è infatti registrato il tutto esaurito. Una serata da ricordare e di grandissimo successo anche per i suoi promotori e patrocinatori, quali l’Ordine dei Medici-Chirurghi ed Odontoiatri della provincia di Lecce, la Fondazione Comboniane nel Mondo, la Haro Wato Needs and Ambulance ed il Comune di Lecce.
Bravissime anche Anna Grazia Maraschio, che ha interpretato la donna velata, e Carla Petrachi sempre impeccabile con la sua tastiera.