Doppio appuntamento con lo scrittore siciliano tra Zollino e Novoli
Giorgio Lupo torna con le indagini del suo amato personaggio dopo il grande successo de La tana del polpo (2020) che ha fatto conoscere al pubblico un nuovo modo di raccontare il mondo del genere giallo.
La danza delle anime, questo il titolo dell’ultima fatica letteraria dello scrittore. Un libro che racconta le nuove vicende di Placido Tellurico come sempre ambientate in una stupenda Sicilia tra mare, profumi, storia e un mistero antico. Un viaggio noir trascinante e ricco di sorprese.
La storia inizia con l’omicidio di un adolescente a poche centinaia di metri dal commissariato. Un evento che ancora una volta chiama in causa il vicequestore Placido Tellurico a stanare il male nascosto nella tranquilla cittadina sicula di Termini Imerese. Un’indagine dai risvolti misteriosi che porta il protagonista ad imbarcarsi su una nave da crociera dove la cantante Robertina Taormina celebra il sessantesimo anniversario della canzone La danza delle anime. Vicino alla risoluzione del caso, un colpo di scena riapre le se indagini perché la cantante forse per un arresto cardiaco. Un caso isolato? Potrebbe essere, ma Tellurico decide di indagare per il sospetto che la tragedia sia legata allo stesso disegno criminale che ha portato all’uccisione dell’adolescente nei giorni precedenti. Per il vicequestore le sfide saranno molteplici: dall’incontro con la sua ex moglie Federica e quello con Angelica, la seducente nipote della cantante deceduta, che lo metteranno a dura prova e accompagneranno la sua discesa negli antri più bui della condizione umana, dove gli spettri del passato e del presente emergeranno, come in una danza, dagli anfratti dell’anima. Questa la trama del libro pubblicato dalla casa editrice Settechiavi, dedicata interamente al crime e al poliziesco.
L’autore regala al genere thriller una nuova figura di ispettore. Placido Tellurico, è un personaggio complesso: tormentato e cinico, burbero e disincantato non si ritiene un buon poliziotto ed a dispetto dei suoi tanti successi ricorda con grande dolore, e più vividamente, le sue sconfitte. Si sente spesso inadeguato e non è certamente un tipo accomodante. È capace però di grandi slanci di umanità, e di salvifiche dosi di ironia e sarcasmo. Lupo costruisce un thriller molto coinvolgente con personaggi che si fanno ricordare con piacere.
“Tornare nel Salento è fonte di gioia” afferma Lupo “una terra la cui luce, i cui profumi richiamano fortemente la mia amata Sicilia, facendomi sentire a casa. Tornare nel Salento rappresenta anche la bella possibilità di poter incontrare cari amici, tra i quali Giulio e Aristodemo che ringrazio fortemente per aver voluto far tornare Placido Tellurico sul suolo salentino, dopo la bella precedente esperienza del settembre 2021”
Martedì 17 , alle ore 20 presso Palazzo Mandurino a Zollino (per info 335 661 8667) in un aperitivo con l’autore , e mercoledì 18 alle ore 19 presso la Saletta della Cultura Gregorio Vetrugno di Novoli (per info 329 545 9310) in un incontro con l’autore organizzato in collaborazione con l’associazione Culturale Fucina Sociale, Giorgio Lupo dialogherà con Giulio Benvenuto, sommelier, relatore Whisky Club Italia ed esperto di rapporti tra alcol e letteratura, e Aristodemo Pellegrino, guida turistica, archeologo, Unionbirrai Beer Taster, ideatore dei progetti “Sulle vie della birra -I luoghi, le storie” e “Lecce-la città si tinge di giallo”.
Prendendo spunto dalle vicende del romanzo non mancherà l’occasione per accennare anche alla storia dei distillati, del Rum nello specifico, e della birra mettendo in risalto i punti di contatto tra queste due bevande alcoliche all’apparenza distanti ed inconciliabili.