Gli autori di Città Futura tutti insieme per una serata fra letteratura e musica

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citta futura - serata dautoreLECCE – Una vera e propria serata d’autore è stata quella che si è svolta ieri sera, domenica 28 settembre, nella cornice del giardino del Must, Museo Storico di Lecce; una serata organizzata dalla casa editrice salentina Città Futura che ha voluto celebrare proprio i suoi autori, letterari e musicali. È stata infatti un’ottima occasione per conoscere da vicino i veri artefici di quelli che possiamo definire i “prodotti” di Città Futura, in particolare il volume “Salento quante storie 2” e l’album di Beppe Elia e Anima Lunae “Ha da venì Mandrache”.

Nella prima parte della serata il dottor Mauro Marino e il patron di Città Futura Maurizio Meo hanno dialogato con i dieci autori del volume “Salento quante storie 2”, esperienza letteraria alla sua seconda edizione, che è il risultato finale di un concorso per aspiranti scrittori, i quali si sono cimentati nella stesura di racconti brevi ambientati nel territorio salentino. I dieci migliori racconti sono stati selezionati e racchiusi nel libro, in vendita in tutte le librerie di Lecce e provincia, e al cui interno si trova un coupon per votare il racconto più bello. Il nome del vincitore assoluto si conoscerà nel mese di maggio 2015, nel corso della cerimonia di presentazione del volume “Salento quante storie 3”, e fra pochi giorni, sul sito www.cittafuturalecce.com sarà disponibile il regolamento per la terza edizione del concorso.

Il Salento è quindi il tema principale di tutti i racconti, ed è narrato nelle sue più varie sfaccettature: c’è il territorio come scenario di una forte amicizia che finisce in tragedia, nelle parole di Fabiana Baccari nel suo “Dietro la mia ombra”; c’è lo sfondo di un efferato omicidio nel racconto di Silverio Tomeo, “La città lunare”, o la descrizione minuziosa delle campagne fra Alezio e Sannicola presentate da Francesco Pasca nel suo “Lao, bambola di contrada Li Cuti”, giusto per citarne alcuni. Un Salento quindi non stereotipato, non corrispondente solo alla pizzica o al barocco, un Salento quasi cosmopolita, panorama di racconti che per le tematiche affrontate potrebbero essere ambientati ovunque.

La seconda parte della serata è invece stata dedicata alla musica, in particolare alla presentazione dell’album “Ha da venì Mandrache” di Beppe Elia e Anima Lunae. Prodotto in collaborazione con Lupo Editore, l’album appoggia ancora la stessa linea editoriale, evitando gli stereotipi: le sonorità degli Anima Lunae sono infatti una commistione di sonorità cubane, africane, ritmi mediorientali, aiutate anche dalla presenza di strumenti pittoreschi, e di grande effetto visivo, quali il tres cubano, le congas, il contrabbasso. I testi di quest’album sono ironici, incalzanti, con contaminazioni fra dialetto salentino e uno spagnolo un po’ maccheronico, e parlano con umorismo d’amore, definito “plutonico”, di sogni collettivi, di utopie. Una piccola parentesi va aperta su “Ciondolo”, un vero gioiello che vuole trasmettere un senso di riscoperta dei piaceri della vita, ormai troppo alienata dai desideri del consumismo. Quattordici brani che Beppe Elia, voce e leader del gruppo, ha presentato insieme al chitarrista Mino Toriano, al contrabbassista Vladimir Martinez, e a Ronny Leva e Ramon Perez, rispettivamente al tres cubano e alle congas. Anche l’album “Ha da venì Mandrache” è distribuito nei principali negozi e librerie del Salento e può essere richiesto all’indirizzo mail edizionicittafutura@libero.it.

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