Lecce – Con grande partecipazione di pubblico proseguono gli appuntamenti musicali promossi dal Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce. Domenica 8 marzo 2015, nella ricorrenza della Festa della Donna, il cartellone propone un galà lirico tutto al femminile. Protagoniste del concerto, che si terrà nel salone della Biblioteca “R. Caracciolo” di Lecce – ore 19.30, saranno due giovani interpreti vocali, Alessandra Contaldo (soprano) e Li Min (soprano), che si avvicenderanno in un variegato programma, col sostegno di Vanessa Sotgiu al pianoforte, offrendo al pubblico alcune tra le più belle pagine del repertorio.
Aprirà la serata “Vedrai carino”, dal Don Giovanni (1787)di W. A. Mozart, aria leggera e sbarazzina, non scevra da una certa carica erotica: consapevole delle proprie arti femminili, dopo aver rimproverato ancora una volta Masetto per la sua gelosia, Zerlina dà sollievo al suo promesso sposo dolorante per terra. Il programma mozartiano proseguirà con il recitativo e aria di Susanna “Giunse alfine il momento… Deh vieni, non tardar”, dalle Nozze di Figaro (1786), perfetto richiamo alle gioie dell’amore segreto, nell’ondeggiante cadenza “arcadica” della semplice melodia su un testo particolarmente evocativo, e con l’aria di Donna Elvira “In quali eccessi, o Numi!… Mi tradì quell’alma ingrata”, dal Don Giovanni (1787), scritta per il celebre soprano Caterina Cavalieri con largo uso della coloratura.
Nella riconoscibilissima cifra stilistica dell’autore, saranno in scaletta “Melodia” e “Meine Freuden” (Le mie gioie),dai 6 Canti polacchi di F. Chopin. In omaggio alla propria terra d’origine, Li Mineseguirà il popolare canto cinese “O Patria mia, ritornerò” di Zhong Zhi Shen, su versi di Zhen Bao Chun, mentreVanessa Sotgiuinframezzerà il concerto ricreando alla tastiera l’immagine onirica ed evanescente della pioggia autunnale dei Jardins sous la pluie, dalla suite per pianoforte Estampes (1903) di Claude Debussy.
Il programma lirico riprenderà con l’aria “S’altro che lagrime”, da La clemenza di Tito (1791) di W. A. Mozart, nella quale Servilia chiede a Vitellia di intercedere per il fratello Sesto, seguita dal celebre inno eucaristico “O salutaris hostia”, dalla Petite messe solemnelle (1863) di G. Rossini, e dall’“Ave Maria” di A. Gomes. Sarà poi la volta della valse chantée “Les chemins de l’amour” di F. Poulenc, dalle musiche di scena per la pièce Léocadia (1940), e della “Canzonetta sull’aria… Che soave zeffiretto”, dalle Nozze di Figaro (1786) di W. A. Mozart, soave duettino del biglietto che vede la Contessa e Susanna assorte in una seducente rêverie amorosa. Alessandra Contaldo chiuderà la serata con “Il est doux, il est bon”, da Hérodiade (1881) di J. Massenet, aria nella quale Salomè dichiara il suo amore per Jean.
Ingresso Libero
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