Novoli (Le) – Appuntamento questa sera, alle ore 18, nella Saletta della Cultura in via Matilde, a Novoli, con il primo di un ciclo di cinque incontri/dibattiti culturali promossi dalla Fondazione Fòcara, con il patrocinio del Comune di Novoli e dell’Università del Salento.
“Le alterne fortune del maiale” è il tema della prima serata – quella di oggi, per l’appunto – affidato ad Eugenio Imbriani, Docente di Storia delle tradizioni popolari presso l’Università del Salento,
L’ingresso è libero e aperto a chiunque voglia partecipare, con una particolare sollecitazione rivolta agli studenti di ogni età e ai più giovani – ci illustra Oscar Marzo Vetrugno, Sindaco di Novoli e Presidente della Fondazione Fòcara, parlandoci di questa serie di conferenze intitolate quest’anno: I dialoghi della Fòcara: parole chiave.
I dialoghi si svolgeranno in alcuni luoghi della cittadina, particolarmente significativi: il Teatro comunale, tornato attivo negli anni più recenti, la Saletta della Cultura, che ospita un’istallazione artistica di Hidetoshi Nagasawa, il Palazzo Ducale, finora praticamente sconosciuto agli stessi cittadini di Novoli, impreziosito dalle installazioni di Jannis Kounellis e di Francesco Arena, la Drogheria delle Arti (ex mercato coperto), luogo di esposizioni, che conserva l’imponente cavallo di Mimmo Paladino, ‘sottratto’ alla Fòcara 2012, ed elementi relativi all’intervento sulla Fòcara 2013 di Ugo Nespolo”.
Questi incontri forniranno a tutti la possibilità di conoscere e frequentare sia quei luoghi della cittadina destinati a diventare luogo d’incontro per la promozione della cultura e dello spettacolo, sia di riscoprire angoli di particolare interesse storico-culturale per lungo tempo chiusi al pubblico.
Le finalità di questa iniziativa sono molteplici. La prima è offrire spazi di riflessione su temi di ampio respiro, ma legati alla più stretta attualità, con l’aiuto di studiosi esperti in vari settori della cultura; per questo motivo ci siamo rivolti ad alcuni professori dell’Università del Salento che, in più circostanze, hanno dimostrato la loro amicizia e rivolto attenzione per la nostra cittadina. Abbiamo chiesto loro di individuare alcune parole chiave da analizzare e approfondire per orientarsi nel mondo complesso e mobilissimo nel quale viviamo: parole chiave per riflettere nel presente e sul futuro, quindi, sul coinvolgimento o meno di ciascuno nei processi che ci sovrastano e non sempre riusciamo a guidare, sul destino comune che sarebbe auspicabile costruire in modo democratico.
Maiale; simbolo luce-fiamma; cibo, tipicità, biodiversità; Europa; cittadinanza, clandestinità: sono esattamente queste le parole chiave attorno a cui si svilupperanno i dialoghi e i dibattiti nel corso dei diversi appuntamenti che avranno cadenza settimanale.
Da qui i temi che verranno toccati di volta in volta, sollecitati dalla più stretta attualità: i noti avvenimenti registrati in Francia, in Belgio, in Nigeria, la guerra che incendia il Medio oriente e parte dell’Africa, la fuga dei profughi, le migrazioni, l’ospitalità, invitano a riconsiderare i fondamenti e gli strumenti della democrazia e della cittadinanza; allo stesso modo si agitano le questioni legate all’alimentazione, alla produzione, alla distribuzione e al consumo di cibo, alla organizzazione di Expo 2015; di Europa ne parliamo complessivamente, ancora, con poca cognizione di causa, eppure essa costituisce una opportunità importante di finanziamenti e di lavoro non solo per gli Enti pubblici, ma soprattutto per associazioni, cooperative, gruppi vari, specialmente se animati da giovani; infine, i simboli in cui, noi, in particolare gli abitanti di Novoli, viviamo immersi quotidianamente e che celebriamo con una solennità così peculiare: il fuoco, la fiamma, il sacro. Un secondo aspetto dell’iniziativa – chiosa il sindaco Marzo Vetrugno – è, per così dire, quello di tenere aperta più a lungo la città, tanto frequentata per pochi giorni ogni anno, poi quasi dimenticata; mantenere attiva la fitta rete di collaborazioni che, con tanto lavoro abbiamo creato nel corso di questo decennio, per dar vita ad un progetto più ampio di attività nell’arco dell’anno, rendendo “normale” la frequenza degli incontri culturali, la frequentazione e l’attività degli spazi destinati all’arte ed al teatro, mantenendo soprattutto aperto il dialogo con gli altri quale metodo giusto per condividere e sviluppare idee.
Per tutto ciò, sollecitiamo la partecipazione più ampia ai Dialoghi della Fòcara, ci auguriamo che questa esperienza risulti interessante e fortunata, e, auspicando anche ulteriori proposte e contributi, ci proponiamo di darle continuità nel prossimo futuro.
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