Quando chiedere una mano per il proprio progetto, vuol dire avere coraggio e tentare la via dell’innovazione.
Oggi, si sa, i sogni costano più di ieri, e uno dei mercati più strozzati è proprio quello dell’editoria. Mentre i “grandi nomi” firmano nuovi best seller, i nuovi talenti rimangono insabbiati e spesso, le loro opere, non riescono ad arrivare agli scaffali.
È così che talenti della penna si improvvisano imprenditori di loro stessi, talvolta risultando dei veri “pionieri”.
Il Crowdfunding è una vera e propria raccolta fondi che avviene online e tramite i principali social network, sfrutta il comportamento mediatico della società attuale. Mentre nel Regno Unito, Francia e Olanda, questa nuova tecnologia ha letteralmente spopolato, in Italia rimane al momento, dominio di pochi.
Si può promuovere di tutto, chiedendo anche solo pochi euro, richiamando l’attenzione su micro-prestiti, progetti imprenditoriali, ma soprattutto creativi.
È la storia di Marco Esposito, giovane scrittore salentino che nella difficoltà di pubblicare il suo nuovo romanzo solo “con le sue forze”, ha avuto il coraggio di chiedere una mano, di scommettere su se stesso, lasciando però anche agli altri la possibilità di farlo. Noi di Paisemiu.com, l’abbiamo intervistato:
Che cosa vuol dire essere scrittori nel 2013 in Italia?
Vuol dire combattere con un mercato sempre più inflazionato da libri di ricette, biografie di giocatori, romanzi dei soliti noti e soprattutto con una crescente disaffezione alla lettura, anche se io a questo credo poco…
Ed è per non combattere da solo che hai scelto il sistema “crowfunding”?
Diciamo che ho voluto mettermi in discussione ancora una volta. Ho voluto sperimentare su me stesso qualcosa di cui in Italia si sente parlare ancora troppo poco e, sopratutto, ho voluto provare a me stesso, e a chi non ci credeva, che quello che ho seminato, nel tempo, ha dato i suoi frutti…e che frutti…
Il crowdfunding per me è il futuro dell’arte. In un periodo di crisi economica non si fa più arte per il gusto di farla, ma puro lucro, e chi ha i mezzi per investire, bada più al guadagno che alla qualità. Il risultato è che diventa sempre più difficile dimostrare di avere realmente qualcosa da dire perché, parafrasando I Ministri – “volevi essere pagato perché avevi qualcosa da dire, ora che ce l’hanno tutti potresti stare zitto per favore?”.
In effetti in Italia il crowfunding non è ancora emerso. C’è stato un momento in cui la tua scelta di utilizzare questo canale rischioso ha vacillato? Hai avuto paura di essere bollato come “elemosinatore”?
In realtà sì, ma mi sono dato dell’idiota subito. Sono fermamente convinto che la magia del crowdfunding faccia sentire tutti sulla stessa barca. Se la gente ha stima e fiducia in te, in quello che fai e in come lo proponi, non sei un elemosinatore, sei qualcuno che cerca di emergere in questo mare di merda credendo in se stesso con tutte le forze. Il fatto che all’estero sia così diffuso è un sintomo di come funzioni. Ha dato vita a progetti di qualità che altrimenti sarebbero andati persi. Tutti i donatori sentono in parte il merito di aver contribuito alla nascita di qualcosa di grande. E questo è fare comunità, qualcosa di cui credo oggi si senta molto la mancanza.
Infatti “crowdfunding” vuol dire letteralmente “finanziamento dalla folla”, credi che la società di oggi sia pronta per il tipo di altruismo che va oltre la beneficenza, aiutando economicamente anche i sogni dei giovani talenti?
Io credo che sia necessario. Il consumismo sfrenato ha portato alla terribile crisi che stiamo vivendo e bisogna riprendere ad investire solo in ciò in cui crediamo. Finora abbiamo gettato i soldi e ci siamo nutriti di prodotti che qualcun altro ha ritenuto giusti per noi. Credo sia giunto il momento di scegliere. Il crowdfunding è estensibile a musica, videogiochi, idee imprenditoriali, siti web, iniziative sociali e no-profit. C’è bisogno di cultura perché funzioni veramente, ma grazie alla rete, oggi, non è più un miraggio.
Per sostenere la pubblicazione de I segreti della scogliera, il nuovo romanzo thriller di Marco Esposito: http://www.indiegogo.com/projects/i-segreti-della-scogliera-romanzo-inedito?c=home
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