“Il Sallentino” è pronto a salutare Lecce. L’organizzazione lamenta: “Preclusione discriminatoria nei nostri confronti”

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Lecce – Dopo 14 anni, il riconoscimento d’onore “Il Sallentino” non si svolgerà, come di consueto, a Lecce. Ad annunciarlo Amedeo Calogiuri, presidente del Premio. Dalle parole di Calogiuri, diffuse attraverso un comunicato stampa, emerge una frattura insanabile con l’Amministrazione Comunale di Lecce, secondo il presidente, rea di non essere stata in grado di garantire un’adeguata location che rendesse onore all’importanza della cerimonia, prevista per il prossimo 2 settembre,  multi-evento con consegna dei Riconoscimenti e Premi speciali, conferiti a personalità di rilievo regionale e intenzionale.

Nelle precedenti 14 edizioni la rassegna, visto il crescente prestigio e radicamento dell’iniziativa, si è svolta tra il castello Carlo V, i Teatini e l’Anfiteatro romano, messi a disposizione dalle civiche amministrazioni del tempo. Quest’anno però, a creare i contrasti tra organizzatori e amministrazione, è stata la mancata concessione dei suddetti luoghi, e in particolare la proposta bocciata per i Teatini, per quella che Calogiuri definisce “una sorta di preclusione discriminatoria nei nostri confronti”, visto che la parte culturale dell’evento è accompagnata da uno spettacolo di eccellente livello artistico che completa la serata d’Onore, il tutto senza scopi commerciali, di lucro e con libero e gratuito accesso del pubblico. Tuttavia, lamenta l’organizzazione, l’assessore allo spettacolo Paolo Foresio, non si è mai realmente dimostrato disponibile a collaborare per la ricerca di una soluzione che permettesse di mettere in moto, per tempo, la macchina organizzativa. “Ai nostri rilievi di merito – denuncia Calogiuri – l’assessore si diceva disponibile a lavorare per la data da noi richiesta, sempre senza alcuna certezza definitiva e con tempi oramai non adeguati per poter riprogrammare un multi-evento complesso che coinvolge personalità, ospiti ed artisti anche di fuori regione. Né tentativi in extremis hanno potuto modificare una situazione già compromessa”.

Da qui poi, la drastica decisione di abbandonare Lecce per la realizzazione dell’evento e cercare un porto sicuro altrove, in quei comuni che potrebbero dimostrarsi più sensibili verso le necessità di questa rassegna, ad annunciarlo lo stesso presidente: “In questo momento – afferma  Calogiuri – nostro malgrado e con sommo dispiacere e rammarico nei confronti di tutti i salentini privati di un appuntamento sempre apprezzato e seguito, non ci resta che valutare lo spostamento de “il Sallentino” in altro Comune, chiedendo ospitalità ad una Civica amministrazione più aperta e sensibile o, come abbiamo dovuto fare per il “Premio è Donna”, tenerlo in una location privata.”

Non resta ora che attendere un’eventuale reazione dell’inchiostrazione Salvemini, e se e quanti comuni saranno pronti ad accogliere l’appello di un premio che certamente continua a far parlare di sé.