Il tempo, vero antagonista dell’uomo, nemico arguto e infido che scandisce la nostra vita tenendo il conto degli attimi passati su questa splendida terra, fino al giorno in cui, finirà la conta e ci abbandonerà ad una nuova esperienza dell’anima.
Schopenhauer riteneva che ogni organismo vivente è “finito” perché la sua esistenza è determinata da una caducità finale; Seneca invece affermava la gelosia dell’uomo verso cose futili ma non verso il tempo, che regaliamo senza tener conto del suo valore. Due concetti che si completano null’altro, due enunciati che fissano la superficialità con cui ci scrolliamo spesso di dosso il fattore tempo senza capirne l’importanza.
Un nemico di cui abbiamo bisogno, un qualcosa senza il quale forse non esisteremmo ma che ci obbliga a combatterlo ogni giorno, a volte sprecandolo senza senso, o regalandolo a qualcuno, o ancora buttandolo in qualcosa che non ci piace fare. Immaginate per un attimo se il tempo fosse una pillola ed ognuna di essa contenesse 24 ore in più rispetto a quello che normalmente ci è stato concesso, come sarebbe il mondo? Come vivremmo questa corsa continua alla ricerca della “Santa” pillola che man mano diventerebbe introvabile a causa della sua richiesta? Ecco, per assurdo da una parte saremmo fortunati perché forse avremmo un’opportunità, l’opportunità di sbrigare le ultime cose e salutare i nostri cari, quando arriverà il momento di andar via; dall’altra però sarebbe una condanna, perché passeremmo i nostri ultimi momenti alla ricerca disperata di quelle 24 ore in più, contenute nella medesima pillola. E allora forse dovremmo vivere come se prendessimo quella pillola ogni giorno, ringraziando di averla sempre lì a portata di mano sul nostro comodino, non sprecandola con chicchessia o con inutili e futili momenti di vita che non porterebbero a nulla, tantomeno raggiungere la felicità, obiettivo unico della vita e considerato da molti irraggiungibile, forse perché appunto non si dà la giusta importanza a ciò che importante è.
Il tempo è l’antagonista della vita, immaginatelo con cilindro e bastone, un signorotto appunto, che non da retta a nessuno, va per la sua strada, cammina verso chi più gli aggrada, senza far distinzioni di età, sesso, razza; lui cammina dritto prendendo le sue decisioni inconcepibili per i più, levandosi dai piedi della vita di qualcuno e terminando così, senza un reale motivo; il tempo ha un passo svelto, non gli si riesce a star dietro, a volte è così fugace che non ci si accorge di averlo perso, di non riuscire più a raggiungerlo; lui non accontenta nessuno, passa e basta, starà a noi riempire il cammino di sorrisi e dolci risvegli, senza badare troppo al suo scorrere ma non dimenticando mai la sua esistenza e la sua importanza. In fondo la vita è proprio questa, una piccola anima abbracciata al bastone del tempo, che con tutte le sue forze cercherà di rimanere incollata ad esso, fino all’attimo in cui cadrà per intraprendere quel nuovo viaggio, nel quale, tutti noi ci auguriamo, che il signore con il cilindro e il bastone, non sarà presente. Quindi vivete, respirate la vita ogni giorno, riempite di felicità tutto ciò che vi circonda, sorridete, aiutate chi ha più bisogno, siate sereni, fate che il tempo diventi vostro amico, fate che al tempo cada una lacrima per voi, quando arriverà l’ora del suo ultimo saluto.