Francesco Ferreri, meglio noto come Chekos’ Art firma un omaggio al sommo poeta a 700 anni dalla morte. Iniziativa finanziata dalla Regione Puglia e dal Comune di Novoli, a cura di Fucina Sociale, Nova LiberArs e Domenica Scs
Novoli (Le) – Chi ha detto che Dante è morto? Chi ha detto che dopo settecento anni il suo ricordo non vive tra noi? L’eredità di questo straordinario poeta, oggi più che mai, continua a essere parte indelebile di chi, almeno una volta nella vita, ha sentito pronunciare il suo nome o qualche suo inimitabile verso. Dante vive ancora, ed è per questo che l’associazione novolese Fucina Sociale, in collaborazione con Nova LiberArs e Domenica Scs, ha voluto omaggiare il Sommo Poeta rendendolo ancora più eterno in una incredibile opera “visiva” a firma di Francesco Ferreri, meglio noto come Chekos’ Art, che offre la possibilità a chiunque di poter osservare il volto stupendo dell’Alighieri, tenendone vivo il ricordo e la memoria.
Così come è già accaduto per l’opera lignea realizzata lo scorso anno dall’artista romano, Andrea Gandini, in piazza Regina Margherita a Novoli, anche questo progetto ha avuto un lungo periodo di gestazione e sarà svelato alla pubblica ammirazione entro la fine del mese corrente, all’interno dell’ex Asilo Tarantini, in via Lecce, oggi sede della Biblioteca Comunale, della Pinacoteca e del Museo del Fuoco.
Attraverso un’attenta ricerca tra i tanti temi trattati nella Divina Commedia, si è cercato di focalizzare l’attenzione su quelli che, in qualche modo, potevano legare la figura del Sommo Poeta al territorio e ad una immagine che fosse la più evocativa possibile.
«Ed è così – spiega Simone Caricato, presidente dell’associazione Fucina Sociale – che è saltata agli occhi la bellissima terzina raffigurata anche nell’opera (Canto XXV del Purgatorio, versi 76-78) con cui l’autore, ricorrendo alla metafora del Vino accosta il sole che irradia la vita e fa crescere il frutto, all’opera creatrice di Dio che dona l’anima all’essere umano generato dall’unione tra uomo e donna. La scelta di utilizzare questo passaggio della Divina Commedia – continua Caricato – nasce proprio dalla peculiarità che il vino riveste per il nostro territorio, e dall’importanza che la vite ed i suoi tralci hanno nella nostra tradizione della Fòcara. Ed è anche attraverso questi significati che il progetto è stato accolto con benevolenza ed entusiasmo dall’Amministrazione Comunale, in particolare da Sabrina Spedicato, all’epoca Assessore alla Cultura, che si è prodigata affinché il progetto fosse realizzato, e dall’Assessore alla Pubblica Istruzione, Francesca Ingrosso, con cui si è pensato di coinvolgere la scuola in un laboratorio di Street Art».
«Nova LiberArs ha accolto con entusiasmo la sollecitazione pervenuta dal Presidente dell’associazione Fucina Sociale – scrive la presidente, Emmanuela Rucco -. Quest’iniziativa si inserisce in un percorso di celebrazione del sommo poeta che Nova LiberArs ha intrapreso nell’arco dello scorso anno con il progetto “RidonDante”, spettacolo musical-teatrale itinerante che ci ha visto protagonisti nei comuni dell’entroterra idruntino e recentemente a Melendugno. Complimentandoci con Chekos’Art per la magnifica opera realizzata, ci auguriamo che possa essere motivo di attrazione soprattutto per le giovani generazioni».
«Fin dalle primissime battute – dichiara Marco De Luca, Sindaco di Novoli ed, ora, anche assessore alla cultura – la proposta avanzata da Fucina Sociale e dalle altre associazioni partner (Nova LiberArs e Domenica scs), all’Amministrazione ha ricevuto la massima attenzione: innanzitutto perché ci ha offerto la possibilità di celebrare Dante Alighieri nei 700 anni dalla morte facendolo con un’opera che lo lega, attraverso la simbologia della vite, al nostro territorio ed alle sue tradizioni, tanto da convincerci ad inserirla nel programma per i festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate, a cui dedichiamo con devozione la Fòcara realizzata proprio con i tralci di vite. Inoltre il progetto va nella direzione della valorizzazione dei contenitori culturali, temi centrali nella nostra azione amministrativa. Permettetemi di ringraziare ancora una volta Fucina Sociale, per la sensibilità e la dedizione dimostrata nel proporre e seguire da vicino la realizzazione dell’opera. Rivolgo un pensiero anche a tutte le associazioni locali la cui fecondità di iniziative e proposte troverà sempre sponda ed incoraggiamento nell’Amministrazione Comunale che mi onoro di guidare».
Francesco Ferreri è nato nel 1977 a Lecce, piccola città del Sud Italia, si trasferisce a Milano all’età di 13 anni, dove cresce nell’underground dei graffiti dell’old school Milanese.
Artista grafico, muralista e street artist, lavora nel campo dell’arte urbana con un deciso stile personale. I suoi lavori si possono ammirare fra i quartieri delle città e lungo le strade dell’Italia, Polonia, Germania, Francia, Lussemburgo e Spagna, e, grazie alla sua naturale esterofilia, ha dipinto anche sui muri di Xiemen (Cina), Yogiakarta (Indonesia), Tetovo (Macedonia), Valona (Albania) e altro ancora.
Partecipa attivamente a numerosi festival, mostre collettive e progetti artistici in Italia e all’estero. I suoi murales aggrediscono i forti contrasti sociali, rappresentando “percorsi di memoria storica” – attraverso gigantografie di volti, simbolo degli spazi urbani in cui opera. Dalle icone popolari ai grandi maestri del passato, Chekos art lascia impronte indelebili, con l’intento non solo di riqualificare le zone grigie delle città ma per comunicare con le nuove generazioni. Fondatore della’ Street Art South Italy ‘globale piattaforma libera di street artists’,
Nel 2012 insieme ad Ania Kitlas ha fondato il laboratorio 167B Street. Uno spazio fisico dedicato all’arte che, partendo dalla periferia, si propone come centro espositivo in continua mutazione. E’ da qui che muove alla scoperta di una centralità “fuori misura”, in continua ricerca fra le tante sfaccettature che abitano lo spazio.