Lecce – Un sogno che presto potrebbe diventare realtà. Si, perchè Lecce, la Capitale del Barocco, è insieme ad altre sei località italiane tra cui, Cagliari, Matera, Perugia-Assisi, Ravenna e Siena, candidata a diventare la Capitale europea della Cultura 2019.
Celebrare Lecce e il Salento, terra magnifica, dalla cultura, storia e architettura millenaria, terra dei due meravigliosi mari, terra dell’ulivo, mandorlo e melograno, terra del Negroamaro e di e tanti altri gioielli agroalimentari, piena di fascino e luce che la contraddistinguono dal resto della Regione, non sarebbe solo il sogno dei salentini, ma di tutta la Puglia che entrerebbe di diritto a far parte del panorama culturale internazionale.
Sicuramente la candidatura è già un traguardo importante, ma la città Barocca ha tutte le carte in regola per arrivare fino in fondo. Per raggiungere un progetto così ambizioso occorre anche e soprattutto, l’impegno di tutte le istituzioni regionali che dovranno adoperarsi a sostegno della candidatura per Lecce e con Lecce. Motivo per cui, nei giorni scorsi il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, ha più volte sollecitato l’intervento della Regione Puglia affinché mettesse la città in condizioni di correre al pari delle altre, che hanno chiesto e già ottenuto il sostegno dalle proprie regioni. Al riguardo, il primo cittadino afferma: “Noi chiediamo che Lecce capitale della cultura abbia delle linee dedicate, perché questo significa appoggiare una città. Non vorrei che passasse l’idea che oggi abbiamo vinto tutti e magari se avessimo perso avrebbe perso solo Lecce e Paolo Perrone”.
Dal canto suo, da Viale Capruzzi si dicono pronti a sostenere con convinzione un programma di iniziative e realizzazioni. A ribadirlo è l’assessore regionale alla Cultura, Silvia Godelli, che in un’intervista rilasciata a Quotidiano annuncia: “Faremo parte del comitato promotore”.
Pare, dunque, che vi sia una chiara unità di intenti quindi non ci resta che attendere.
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