Volge al termine la Scuola di tradizioni popolari che dal 17 Luglio vede Tricase palcoscenico di incontri speciali, quelli tra le comunità locali del Capo di Leuca con le minoranze arbëreshe, franco-provenzale, grika e mòchena.
Si tratta della terza edizione della scuola organizzata dall’associazione Liquilab di Tricase, dal DAMS (Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo) e dal CESMIL (Centro Studi sulle minoranze linguistiche) dell’Università del Salento, e dal Comune di Tricase, con il patrocinio della Regione Puglia. La direzione scientifica è del docente di antropologia culturale Eugenio Imbriani, della sociologa di Liquilab, Ornella Ricchiuto e del presidente del CESMIL, Monica Genesin.
Fitto il calendario che vede ogni giorno protagonista ogni singola comunità che a partire dalle ore 18 si presenta attraverso workshop, mostre, musiche, racconti. Al termine di ogni serata si degustano piatti tipici.
Al mattino una residenza artistica antropologica diretta da Anna Cinzia Villani consente agli studenti iscritti di riflettere sulla memoria, l’identità, la storia, le tradizioni, la cultura popolare. Lezioni dinamiche dove la creatività la fa da padrone ed i linguaggi si mischiano, il corpo ed il movimento diventano strumenti del comunicare che in un agire collettivo ripercorrono le tappe degli incontri con le comunità conosciute.
Tradizioni antiche quali la preparazione del pane con il lievito madre, i racconti in lingua originale, le danze, le tradizioni legate al Natale, le case a corte, i ricordi legati ai balconi, luoghi d’incontro e di scambio di alcune comunità. In un momento così delicato come quello che stiamo vivendo, dove l’omologazione è dietro l’angolo, tornare a parlare di minoranze è tornare ad essere umani, ripercorrendo quegli antichi sentieri che ci accomunano e ci riportano alla nostra storia, spesso semplice ma carica di simbolismi. Nodi che ci legano solo se non saremo pronti ad avanzare con sicurezza, quella che si conquista con la conoscenza e l’accettazione della nostra identità più originale che mai può prescindere dalla storia del nostro territorio e dal ricordo che come una carezza può accompagnarci verso il futuro che vogliamo.
Domenica 22 alle ore 19 passeggiata tra i vicoli di Tricase “Tra sacro e profano, un viaggio tra le storie del Convento, le Botteghe, i Diavoli, le Malumbre” a cura di Ippolito Chiarello. A seguire in Piazzetta dell’Abate verrà messo in scena lo spettacolo realizzato durante la residenza.