Lecce – Il viaggio sulla locomotiva del Jazz sta per giungere al termine. Grande l’entusiasmo e la partecipazione del pubblico che, come ogni edizione del festival, ha potuto ascoltare artisti di qualità e di alto livello musicale. La magia e la favola del jazz l’abbiamo vissuta tramite il talento e la passione di tutti gli artisti che si sono esibiti in questi quattro giorni indimenticabili. Straordinario successo dell’Alba in Jazz a Marina Serra di Tricase dove circa 2.500 persone hanno atteso il sorgere del sole
con la cantautrice romana Paola Turci che si è esibita insieme a Raffaele Casarano, Mirko Signorile e Marco Bardoscia, riproponendo in chiave jazz i successi del suo repertorio e alcune “chicche”, come “Paloma”, “Volver”, “Attenti al lupo” di Dalla e “Preghiera in gennaio” di De Andrè. Gli appuntamenti in programma prevedono, in mattinata, alle 11.30 presso la Libreria Liberrima “Un aperitivo con…Edoardo Winspeare”, in collaborazione con il festival “Tuglie incontra”. Il regista parlerà con Gigi Mangia e Sergio Blasi del rapporto che c’è, a livello di percezione, fra musica e film. A seguire, ci sarà il concerto finale degli allievi del workshop di sassofono, tenuto nei giorni del festival da Fabio Sammarco. Ospite d’eccezione il direttore artistico di LJF, Raffaele Casarano. Alle 19, ultimo appuntamento con gli aperijazz, musica live e gourmandise al Roof Garden del Risorgimento Resort durante la quale si terrà la presentazione del nuovo disco “The Cosmic Tune” del musicista salentino Fulvio Palese, accompagnato da Piero Vincenti (piano) e Francesco Pennetta (batteria).
Il concerto-evento, che chiude il Locomotive Jazz Festival 2014 all’Anfiteatro Romano, alle 21.30, avrà come protagonista, invece, il batterista franco-ivoriano Manu Katchè, accompagnato da Jim Watson (piano – hammond), Luca Aquino (tromba e ele‑ronica) e lo stesso Casarano (sax e elettronica), mentre la festa finale a ingresso libero che inizierà alle 23.30 sarà con Baba Sissoko in “Tchiwara”.
Per quanto riguarda la rassegna Locomotive Art, curata da Monica Righi e Maurizio Mottola del movimento artistico-culturale CPA/rt4GlobalWellness e promossa da Vestas Hotels & Resorts, continua fino al 5 agosto presso l’Accademia di Belle Arti la mostra che omaggia l’inventore belga del sassofono, Adolphe Sax, ed i grandi esecutori del jazz che hanno abbracciato questo strumento. Fino al 5 agosto, infatti, si potranno visitare e ammirare dal vivo alcuni tra gli strumenti musicali più rari, inusuali e bizzarri mai costruiti ed appartenenti alla più grande ed importante collezione di saxofoni al mondo: la Collezione Berni. Dal minuscolo sax soprillo di soli 30cm al sax tenore diritto L.A.Sax, dal Grafton Plastic di Charlie Parker al mitico Conn O Sax, dal Goofus Sax di Adrian Rollini ai saxofoni a coulisse, dagli strumenti appartenuti all’inventore dello strumento Adolphe Sax ai sax tenori appartenuti a Sonny Rollins o a Tex Beneke il solista dell’orchestra di Glenn Miller ed artefice degli assoli più famosi del jazz (In The Mood, Chattanooga Choo Choo, ecc…), dal Jazzophone (tromba saxofono con due campane) al gigantesco sax contrabasso Orsi.(Infoline per prenotazione visite mostra e partecipazione al workshop: 349.8723935).
Fino al 10 agosto, inoltre, potrà essere visitata al Risorgimento Resort la mostra “Jazz” di Mario Guerra, traduzione fotografica dell’esperienza musicale del jazz sound, già presentata in contesti internazionali come Umbria Jazz a Perugia.
Ritorna, infine, anche quest’anno il progetto Villaggio dei 5 Sensi, in collaborazione con Regione Puglia, Area Politiche per lo Sviluppo Rurale, che giunge quest’anno alla sua seconda edizione e nasce con l’obiettivo di raccontare tramite l’arte, linguaggio universale per eccellenza, il territorio pugliese. I Partner culturali del Locomotive Jazz Festival, e nello specifico del Villaggio dei 5 Sensi, hanno l’opportunità di raccontare la propria storia e i prodotti che li hanno resi famosi nel mondo, attraverso l’arte visiva, quella musicale, proiezioni video e installazioni pubblicitarie. Perché vista, gusto, olfatto, udito e tatto siano ancora una volta i protagonisti del Villaggio dei 5 Sensi, alcuni spazi organizzati accolgono durante il Festival i produttori e gli artisti: promuovere la Cultura significa promuovere il territorio.
Abbiamo incontrato Giuseppe Casarano, presidente del Locomotive Jazz Festival che ci ha raccontato il festival dal suo punto di vista. “Le problematiche organizzative che abbiamo affrontato quest’anno sono maggiori di quelle affrontate a Sogliano Cavour; è chiaro che spostandosi a Lecce sono aumentate, ciononostante la struttura Locomotive è riuscita ad arginarle grazie alla forza di volontà e all’umiltà che ci caratterizza sin dall’inizio e su questa scia vogliamo continuare. L’Amministrazione comunale è stata disponibilissima; nel nostro piccolo anche noi cerchiamo di supportare la candidatura di Lecce 2019, lo facciamo col cuore perché siamo salentini e crediamo nelle potenzialità del nostro territorio. L’aura positiva, bella, del Locomotive che si crea all’interno dello staff è dovuta al suo motore portante che sono i ragazzi, i volontari. Quando abbiamo iniziato eravamo solo in tre io, Raffaele ( Casarano) e Alessandro ( Monteduro), adesso possiamo fare affidamento sul supporto di 50 volontari di tutte le età che lasciano il loro lavoro, i loro impegni per stare con noi in questi giorni. È questo che fa forte il Locomotive. Sono delle persone eccezionali a cui va tutta la mia gratitudine. Il più grande contributo che abbiamo sono loro insieme a tutta la macchina organizzativa fatta di persone che lavorano con passione e grande entusiasmo; insieme a loro si respira un’aria bellissima. Prossimo appuntamento sarà il Locomotive Winter, ma già a partire dal 5 agosto stiamo pensando alla prossima edizione del festival in cui festeggeremo il decennale”.
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