Novoli (Le) – Nell’ambito dei festeggiamenti di Sant’Antonio Abate si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con il Premio Fraternità, giunto alla sua quarta edizione.
“Il premio si prefigge lo scopo di omaggiare enti, associazioni e persone il cui operato si è particolarmente distinto nel campo del sociale, della giustizia e della solidarietà”, ci riferisce l’assessore alle Politiche Sociali, Roberto Nitto, ideatore e promotore del premio.
Tre le sezioni che saranno premiate nel corso della serata: sezione formazione, sezione solidarietà, sezione letteraria.
“Nella sezione formazione quest’anno abbiamo individuato due corsi di formazione particolarmente meritevoli che hanno operato in diverso modo in ambito sociale. Uno è il corso di informatica di base per adulti over 40, La conoscenza non ha età. Il premio sarà assegnato ai docenti: Gennaro Colacicco e Salvatore Vetrugno, mentre per tutti i partecipanti è prevista la consegna di un attestato di partecipazione. L’altro corso di formazione che sarà insignito del Premio Fraternità è il Corso di italiano per stranieri immigrati. Ritireranno il premio per l’organizzazione l’Istituto Dante Alighieri e l’Associazione Campus Giovani”, ci illustra l’assessore, Nitto. “Per quanto riguarda la sezione solidarietà” continua “abbiamo voluto premiare l’Associazione Onlus Huipalas di Mesagne per l’iniziativa: il fuoco della Fòcara accende il sorriso dei bambini del sud del mondo. L’Associazione è un’organizzazione non lucrativa le cui attività sono rivolte al perseguimento di esclusive finalità di solidarietà sociale. Opera nel campo della solidarietà internazionale e della cooperazione allo sviluppo, in favore delle popolazioni del sud del mondo. E inoltre promuove e realizza programmi di educazione all’interculturalità, alla pace, alla solidarietà e all’educazione ambientale. Per quanto concerne la sezione letteraria” conclude l’assessore “il premio sarà assegnato all’Associazione Interrete per l’organizzazione del Premio Nabokov. Ritirano il premio, Piergiorgio Leaci e Damiano Celestini che sono di fatto i coordinatori della giuria del Premio Nabokov”.
Abbiamo incontrato Andrea Giannasi e Piergiorgio Leaci che ci hanno diffusamente parlato del Premio Nabokov e delle iniziative ad esso correlate.
“Il Premio Nabokov si inserisce all’interno del festival letterario Incipit, un festival ancora in fase embrionale che è nostra intenzione realizzare e sviluppare qui a Novoli. Attraverso l’attuazione del festival la città di Novoli potrà entrare a far parte del circuito delle città del libro. La volontà è quella di creare una rete attraverso una piattaforma curata dalla poligrafica dello Stato il cui protocollo è già stato firmato. Si tratta di un insieme di realtà dislocate al momento in quattro regioni d’Italia: Toscana, Calabria, Lazio e Puglia nell’idea di Nabokov. Ma, se nelle altre regioni si parla di festival ed eventi culturali già abbastanza radicati sul territorio, in Puglia abbiamo solo Novoli. Il mio compito è quello di capire e di valutare se ci sono le potenzialità per far si che Novoli diventi città del libro e sia inserita in un contesto nazionale certificato più ampio. Entrare a far parte di questo progetto consentirà una promozione delle città del libro a livello europeo. A partire da maggio ogni piccolo o grande festival può creare un proprio rapporto con festival di altri paesi europei tramite il quale due città, due mondi, due culture crescono insieme interfacciandosi. Questo è il disegno in cui si vuole ascrivere Novoli attraverso il festival letterario Incipit e il Premio Nabokov”. Questo quanto ci ha detto Andrea Giannasi, editore, saggista e docente di editoria, fondatore della rivista letteraria Prospektiva.
“La prima edizione del Premio si è tenuta nel 2005”. Continua Piergiorgio Leaci, promotore del Premio Nabokov. ”Le prime tre premiazioni sono avvenute a Civitavecchia. Successivamente, partendo dall’idea di Andrea Giannasi di portare il premio giù in puglia, le successive edizioni si sono tenute qui a Novoli in concomitanza con il festival letterario Incipit che, come ha ribadito, è ancora a livello embrionale e che si propone di coinvolgere gli autori salentini che ancora non ci conoscono. Il premio inoltre nasce con l’idea di promuovere la letteratura che non trova distribuzione. Di fatto un autore poco conosciuto ha spesso problemi di distribuzione nelle librerie. Noi abbiamo pensato di bypassare questo ostacolo assicurando a tutti quanti i finalisti una pubblicazione digitale, continuando comunque a promuovere il libro cartaceo. La prima edizione era molto contenuta, prevedeva la classica premiazione con la consegna della targa e supporto ufficio stampa. Successivamente siamo cresciuti grazie alla realizzazione del sito internet e al lavoro di social media marketing e i riscontri del nostro impegno si sono visti già a partire dalla passata edizione. Le iscrizioni al premio sono infatti aumentate, basti pensare che quest’anno siamo arrivati a circa 400 iscritti rispetto ai 250 dell’anno scorso. Il range dei partecipanti va dai 20 ai 36 anni e non si parla solo di autori italiani ma anche stranieri. Il livello e la qualità dei lavori presentati è andata migliorando nel tempo. Quest’anno infatti abbiamo avuto difficoltà a selezionare i vincitori nella rosa dei sette finalisti perché tutti meritevoli. I criteri di selezione sono stati la qualità letteraria dell’opera, lo stile dell’autore e la sua disponibilità a promuovere il suo libro su tutto il territorio nazionale, perché il principio del Premio Nabokov è quello della promozione all’interno del nascente circuito letterario delle città del libro. I temi principali trattati nelle opere finaliste sono soprattutto inerenti la realtà e l’attualità. Quest’anno, grazie all’azione dell’agenzia di servizi letterari Interrete, siamo stati omaggiati col Premio Fraternità. Il nostro auspicio”, chiosa infine Piergiorgio Leaci, “ è quello di diventare una realtà consolidata nel nostro territorio grazie ad una collaborazione fattiva e proficua con le amministrazioni locali”.
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