Porto Cesareo (Le) – È in fase di ultimazione il progetto realizzato dal Consorzio di Gestione Area Marina Protetta a Porto Cesareo nell’ambito del Programma Operativo Nazionale (PON) – Sicurezza per lo sviluppo 2007-2013, con l’obiettivo di restituire alle antiche torri costiere il ruolo di “vedette” per la salvaguardia dell’ambiente e della legalità nel territorio.
La tutela ambientale dell’Area marina protetta, che abbraccia il litorale dei comuni di Nardò e Porto Cesareo, riserva Marina dello Stato, è la terza per estensione in Italia con i suoi 16.654 ettari di superficie marina e una linea di costa di circa 32 chilometri. Nei mesi estivi essa è meta di oltre 100mila visitatori e, purtroppo, nel tempo, è stata oggetto di diversi e ripetuti attacchi: abusi edilizi, conferimento abusivo di rifiuti, pesca illegale, caccia di specie protette.
Grazie al progetto PON sarà possibile rilevare eventuali intrusioni nelle zone interdette e documentare infrazioni anche negli adiacenti parchi regionali.
Il progetto ha previsto l’installazione, su cinque Torri ricadenti lungo la costa della Riserva Marina, di un sistema di videosorveglianza intelligente, grazie allo stanziamento, in parte proveniente dall’Unione Europea e in parte dal Ministero dell’Interno, di 1,5 milioni di euro. L’intero sistema di videosorveglianza, ad altissima tecnologia, con visione diurna/notturna per la rilevazione di intrusioni nelle zone interdette della riserva, consentirà un monitoraggio capillare del territorio lungo la fascia costiera, a salvaguardia della sicurezza ed a tutela dei beni ambientali. La centrale operativa è istituita presso la sede del Consorzio di Gestione Area Marina Protetta, in condivisione con la locale Capitaneria di Porto.
“L’obiettivo principale del sistema è la rilevazione delle intrusioni nelle Zone A dell’AMP, interdette all’accesso, e la documentazione delle infrazioni nelle altre zone della Riserva in cui le attività umane sono regolamentate (superamento delle velocità consentite di transito, pesca illegale, etc…), nonché la documentazione di infrazioni negli adiacenti Parchi Regionali (edificazione abusiva, occupazione abusiva spazi demaniali, intrusione nelle aree interdette, incendio..)” spiegano dal Consorzio.
Nell’ambito del progetto, l’Area Marina protetta ha organizzato, il 28 e 29 gennaio 2015, il corso di formazione “Il trattamento dati da videosorveglianza finalizzata alla prevenzione ed al contrasto degli illeciti nelle aree protette”.
Il corso è stato tenuto dal Prof. Avv. Vito Ingletti, Docente titolare della Cattedra di “Diritto di Polizia e Diritto dei Servizi di Pubblica Sicurezza e Polizia Giudiziaria” presso l’Accademia Guardia di Finanza di Roma. Vi hanno preso parte, oltre agli operatori dell’Area Marina Protetta, tutti gli addetti ai lavori.
Il grande successo del corso è stato registrato grazie alla partecipazione numerosa delle locali forze dell’ordine: Capitaneria di Porto, Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Squadra Nautica della Polizia di Stato, Vigili Urbani di Porto Cesareo.
{loadposition addthis}