Novoli (Le) – “Ora et labora” non è solo la regola benedettina, il principio del cristiano, ma molto di più per chi opera in ambiti che hanno nel sacro il proprio vessillo. Ciò raccoglie tutta la realtà che c’è dietro le feste patronali, osannate e portate alle luci della ribalta, è il caso di dire, grazie alla pubblicazione del libro “Sentimento popolare: dal Salento al Gargano il racconto senza tempo delle feste patronali in Puglia”, a firma di Graziano Cennamo per i tipi del Grifo Editore.
La promozione del volume, nel santuario dedicato all’eremita Antonio Abate, a Novoli, è stata curata dall’Associazione culturale “Fucina sociale”, col suo presidente Simone Caricato; l’incontro è stato moderato da Antonio Soleti, Direttore Responsabile di Paisemiu.com, che ha introdotto l’argomento privilegiando i dettagli della narrazione, nonché testamento per gli iniziati e per coloro che si avvicinano allo studio della cultura locale, ora conosciuta a varie latitudini con annessa e connessa disquisizione di carattere precipuamente teologico e pastorale.
Il dialogante con l’autore era Dante Sacco, direttore dell’area dei beni culturali per “Domenica Coop.va e impresa sociale” che, insieme al Comune di Novoli ed a Paisemiu.com ha patrocinato l’evento.
Nella disamina si arguisce un altro aspetto delle feste patronali, l’importanza dell’indotto per antonomasia. E un richiamo alla responsabilità collettiva da parte del moderatore, indirizzato agli assenti, a chi si sarebbe dovuto sentire maggiormente impegnato a garantire il proprio contributo in un momento di incontro e confronto che non poteva realizzarsi mancando le figure nodali che ruotano intorno all’organizzazione di una festa patronale. Anzitutto i pastori d’anime (sacerdoti e parroci), le Istituzioni locali, i laici impegnati nei comitati organizzatori, e così via.
“Le feste sono momenti della comunità e per la comunità che rientrano in un preciso programma pastorale religioso”, ha chiosato il direttore Antonio Soleti cui è seguito l’intervento di Dante Sacco che ha fatto il punto storico-geografico attorno al quale si estende, fra l’altro, anche la Fòcara di Novoli. Risulta, in tal senso, esemplificativo lo stato di “assenza e presenza” e il non meno vistoso fenomeno conviviale, tipico e insito da sempre e ancora in una Novoli più presente nella scena patronale.
Cennamo, che si considera semplicemente un appassionato al tema propone immagini, racconti, storia e folklore, in una sola parola una catalogazione delle feste patronali. Fra tutte, la festa patronale di S. Antonio Abate, a Novoli, resta punto propulsore di questa panoramica da cui non ci si può astrarre. L’intero nord Salento attende e “rispetta”, appunto, il sentimento popolare che con la festa novolese, di fatto avvia l’avvicendamento di tutte le altre feste patronali lungo tutto il tacco dello stivale, la Puglia.
A chiudere, l’assessore alla cultura del Comune di Novoli, Sabrina Spedicato, unica presente fra le istituzioni locali; il suo intervento mira a sottolineare quanto ci sia ancora da fare per coniugare al meglio impegno religioso e civile in onore e devozione dei santi patroni di ogni angolo della nostra penisola, anche in considerazione degli oneri che oggi, qualsiasi festa, è chiamata ad annoverare nella propria programmazione, in un momento storico in cui tutti, seppur in diversa misura, sono stati provati dalla crisi seguita alla pandemia.