Surbo (Le) – “All’imbrunire del giorno riaffiorano i sogni… all’avvenire del mattino diventano realtà” una frase impressa sul muro di una location speciale per la presentazione di “Storie Impre(s)se”, il libro di Oronzo Trio che raccoglie dieci storie d’impresa, di quelle imprese che, partite dall’umiltà di chi le guida, hanno raggiunto risultati sorprendenti.
Oronzo Trio, Professore di Marketing del Territorio, Ricercatore di Economia e Gestione delle Imprese presso l’Università del Salento, cittadino da sempre attivo nella Città di Surbo, autore di un libro scritto anche con l’obiettivo di comunicare e far conoscere la nuova Surbo, una città che corre sulle gambe dell’imprenditoria giovanile e i sogni di cittadini talentuosi.
Presentare questo libro a casa e davanti ai miei concittadini mi regala un’emozione singolare – dice l’autore, che spiega come “Storie Impre(s)se” sia il risultato di una città fatta di gente produttiva e laboriosa.
Due le storie, legate alla città, che durante la serata emergono dal libro, quella di Antonio Caretto, un imprenditore del settore calzaturiero; una storia come tante, una storia che parte dal personale, un giovane che dopo il militare diventa l’operaio nell’impresa calzaturiera del padre finché non sente il bisogno di sconvolgerla e dare quel tocco in più, perché i tempi corrono e così anche i gusti della gente. Perspicace e soprattutto coraggioso, con l’appoggio della famiglia e una grande forza di volontà, Antonio realizza un nuovo progetto calzaturiero e nonostante le difficoltà – quelle che la notte non ti fanno dormire – ad oggi è diventato, con il calzaturificio Record Due, un grande imprenditore internazionale.
Storie che si susseguono, storie di nuovi imprenditori e di imprenditori che vogliono crescere, volto di una Surbo riscattata, una Surbo fatta di voglia di rinnovarsi, di Istituzione vicina alla gente, di Associazioni dedite al territorio e soprattutto di una Comunità. La Comunicazione è alla base della conoscenza di un prodotto – spiega l’autore – il Marketing e la Comunicazione fanno parte di un mondo smisurato, molti giovani imprenditori diventano inconsapevolmente esperti di Marketing e raggiungono obiettivi importanti. Una delle fasi che comporta una buona strategia di Marketing è studiare il territorio circostante, è da qui che sono partiti i cugini Riezzo, due ragazzi che tra studio e lavoro hanno messo le fondamenta per diventare i gestori di un locale oggi punto di aggregazione per giovani e non, il Bella Viè. Un bar e un contenitore di promozione culturale e sociale, quello che mancava in una Surbo una volta spoglia d’estate e ora colma di gente che gremisce il Bella Viè.
Una bella sfida quella di Oronzino e Mauro Riezzo che ha visto i due giovani mettersi in gioco, rischiare e non smettere mai di credere. “Storie impre(s)se” parte da tre riflessioni e obiettivi – racconta l’autore – l’Italia è un paese fatto da microimprese spesso sormontate dalla complessità del fisco e della burocrazia e questo è inaccettabile per un Paese che vuole incentivare la microimpresa; il libro nasce come testimonianza “nero su bianco” dell’esistenza e dell’importanza di aziende forti sul territorio, come quelle di Antonio Caretto e dei cugini Riezzo.
Oronzo Trio, un professore sempre a contatto con i giovani studenti che il più delle volte esprimono la sfiducia in un futuro migliore, un avvenire quasi inesistente; il suo libro è la testimonianza che nulla è perduto, le dieci storie impresse nell’opera raccontano, vite umili e forti che hanno raggiunto grandi traguardi grazie soprattutto alla forza di volontà. Umiltà, coraggio e fiducia, “Se vuoi fare un passo avanti devi perdere l’equilibrio per un attimo” una frase che racchiude le dieci esperienze di “Storie Impre(s)e”, un libro, un manuale per chi punta alto.