Lecce – Ieri, a partire dalle ore 15.30, un coro di voci si è avvicendato per parlare di futuro sul palco del Teatro Politeama Greco di Lecce, sotto gli occhi attenti di spettatori illustri e volti “anonimi”: presenti anche il sindaco di Lecce Paolo Perrone, l’assessore all’innovazione tecnologica Alessandro Delli Noci e l’ex rettore dell’Università del Salento, Domenico Laforgia.
Ad aprire la serata, una cerimonia di consegna del FunkyPrize, contest nato per ricordare il pioniere del web italiano, Marco Zamperini, scomparso nel 2013 a soli cinquant’anni. Il vincitore, Marco De Rossi, visibilmente emozionato per la bella soddisfazione è founder di Oilproject, una piattaforma web per l’apprendimento, basata su meccanismi social e su un sistema di domande e risposte al fine di aiutare gli studenti che consultano il tool.
A far respirare la brezza leggera del futuro e per comprenderne meglio senso e significato, la docente dell’Università del Salento Alessandra Beccarisi che ha trattato il tema del futuro come un orizzonte che suscita aspettative e sentimenti: il timore, il desiderio e la speranza sono trampolini di lancio verso l’avvenire. Da filosofa ha insistito sulla figura del filosofo che domina la realtà leggendola, interpretandola, ed infine trasformandola.
Nel TedX Lecce diversi punti di vista diventano idee comuni per il futuro, che è soprattutto nelle mani dei giovani come Cesare Cacitti, classe 1999. Maker ed appassionato sin dall’infanzia di elettronica, ha mostrato al pubblico il suo bel papillon che lui stesso ha creato con una stampante 3D. Cesare vuole tradurre il presente in futuro, attraverso l’utilizzo di stampanti 3D accessibili a tutti, dato che questi oggetti elettronici sono in grado di stampare protesi, cibo, abbigliamento e molto altro. “Spero di riuscire a costruire una stampante 3D multifunzione” ha detto con immenso entusiasmo.
Anche per Chiara Giovenzana, che oggi dirige la Community Engagement alla Singularity University, la robotica, l’intelligenza artificiale, o la stampa 3D possono essere le chiavi del futuro. “Inoltre grazie all’aiuto delle biotecnologie – ha detto – un giorno potremo sconfiggere tante malattie”.
Di tecnologia e droni ha parlato Matteo Ruina, ingegnere e imprenditore ferrarese. I droni possono facilmente trasportare merci, farmaci, generi di prima necessità in condizioni climatiche molto avverse e possono fornire un’altra visione del futuro all’uomo.
Un altro giovane che non ha paura di “volare” verso il futuro è Angelo Petrosillo, umanista con un talento per il business, originario di Monopoli, che è riuscito a finanziare una realtà produttiva come quella degli aerei ultraleggeri in fibra di carbonio nel cuore della crisi. “L’Italia – ha affermato – ha bisogno di costruire innovazione. Non c’è innovazione senza fiducia e determinazione”.
A legare il futuro con il cibo sono stati i food hackers Nick Difino e Tim West -fondatore, quest’ultimo, del Future Food Teach – che hanno difeso non solo la qualità ma anche la cultura di ciò che quotidianamente mangiamo. Anche la presidente di Coldiretti giovani, la venticinquenne Maria Letizia Gardoni, si è soffermata più volte sulla qualità dei prodotti italiani affermando, con dispiacere, che molti giovani, vittime di nichilismo, non onorano più la loro terra. Maria Letizia con soddisfazione ha detto: ”La maggior parte delle mie giornate le trascorro sul trattore, così rendo entusiasmante il mio futuro”.
Se si parla di futuro, non si può prescindere dai bambini che hanno portato l’imprenditore Bill Niada a dar vita a fondazioni come “Magica Cleme”. Bill, ripresosi con coraggio dal trauma della scomparsa della figlia per un neuroblastoma, ha deciso di donare il tempo e gioia ai bambini che si trovano in corsia di ospedale facendoli sentire meno soli. “Il nostro obiettivo per costruire un futuro migliore è ridare orgoglio e coraggio ai bambini” ha affermato.
Cinzia Cattoni, cofondatrice, a Milano, di Muba – un museo interamente dedicato ai bambini e rappresentante di un modello di cultura che, rispetto al resto d’Europa, in Italia è ancora poco sviluppato – ha parlato dei bambini come una risorsa preziosa per il futuro.
Anche Carmelo Presicce, credendo nelle infinite risorse dei bambini, ha creato a Bologna il primo CorderDojo italiano: un network internazionale che insegna ai bambini come programmare un’applicazione partendo dalla loro creatività. La tecnologia dunque è vista come sana amica del bambino che da utente passivo diviene futuro “Supereroe”.
“Futuro è improvvisazione” ha detto infine Omar Argentino Galvàn. Con la sua frizzante simpatia, l’attore e improvvisatore argentino, conclude la terza edizione del TEDxLecce.
Bisogna improvvisare il futuro con ciò che si ha nel presente riuscendo a far fronte agli imprevisti.
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