Auguri! Auguri! Auguri!
Sarà questa la parola più detta e sentita nelle prossime ore. Ma cosa ci auguriamo veramente? L’Italia è nel caos assoluto, la confusione in tutti noi regna sovrana, la voglia di “non pensarci nemmeno” inizia a sopraffare la nostra intelligenza, la quale rischia di restare senza anima. Il nostro bel Paese commissariato, neanche fosse caduta la giunta di un qualsiasi paesello, l’ex governatore che ritorna in sella neanche non avessimo votato.
Perché abbiamo votato?
C’é da chiederselo sul serio ma nessuno saprebbe rispondere. Il caos e la rabbia poi, stridono con la gioia di questo evento religioso che, seppur meno ambito commercialmente rispetto al Natale, contiene in sé il mistero della fede. Un evento celebrato da Papa Francesco, un uomo che con un banalissimo “Buona sera” ha conquistato in un attimo il cuore di tutti. Questa volta dobbiamo ammetterlo; la Chiesa ha proprio “fregato” il mondo laico! Ha scelto l’uomo giusto, amato dal popolo, che in pochi giorni ha portato le sue riforme, imponendo uno stile semplice, modesto. Un uomo che ha rinunciato ai privilegi e, tutto ciò, in pochi giorni!
Invece noi poveri laici siamo ancora qui nel caos e, tra una pausa di riflessione e l’altra, prendiamo decisioni scegliendo il metodo “a tentativi” per formare una squadra di buone teste che possa almeno adempiere all’indispensabile! Nemmeno lo tsunami ha cambiato le cose. Spazzar via la vecchia politica era la loro politica e invece sono stati proprio i vecchi a ritornare. Intanto la nuova squadra, questo “mostro a due teste” è pronta ma non prima di martedì, non sia mai rovinare un pic nic all’ultimo momento.
La Resurrezione ad una nuova vita per la nostra splendida Italia, è ciò che vorrei trovare nell’uovo di Pasqua. Questa vita ci sta insegnando che l’ottimismo e la fiducia nel futuro non sono valori poi così scontati. Chissà se il nostro Paese avrà talmente tanta fede e risorgerà; gli italiani lo fanno ogni mattina. La sera vanno a dormire con gli occhi stanchi e, all’alba, devono trovare un modo per reinventarsi, semplicemente per non spegnersi.
Allora cosa ci auguriamo veramente? Difficile rispondere perché un buon augurio non basta. Nel mio piccolo, il mio augurio è che non si spenga mai, in voi, la fiamma della speranza e del desiderio, perché i sogni sono ancora l’unica cosa per la quale valga ogni rinuncia. Buona Pasqua Italia!