L’informazione nell’era dei social network, forse, ci rende più stupidi. Il Papa si dimette e su facebook impazzano stupide vignette su Berlusconi! Ma perché? Perché la gente ha smesso di “riflettere” con “coscienza” sulle cose?
Guardavo la pagina sconcertata e triste, tanto che mi risulta difficile capire quale delle due cose mi sconcertasse di più! Ed anche il “pettegolezzo” impazza! Forse dovremmo imparare ad abbassare la guardia ed imparare dalle esperienze altrui. Che importa se lasci la dorata poltrona perché troppo anziano, troppo stanco o troppo annoiato? Perché paragonare la sua scelta a quello del suo predecessore?
Io nel mio piccolo voglio prendere ciò che di buono ci hanno insegnato questi due uomini perché, ricordiamolo, pur sempre di uomini si tratta. Carol ci ha insegnato che la “croce non si abbandona”, che bisogna lottare fino a che l’ultima goccia di sangue ci scorre ancora nelle vene. Ci ha insegnato che l’amore e la fede possono superare ogni cosa, anche la morte! Benedetto, invece, ci ha insegnato che non è sempre così. Ci ha insegnato che qualche volta bisogna avere l’umiltà di dire “io non posso proprio farcela, lascio in favore di qualcuno che saprà fare meglio di me”.
Non sono forse entrambe due scelte diversamente coraggiose e compiute per amore del prossimo? Siamo proprio così sicuri che la poltrona papale sia poi così dorata? Le diverse scelte di questi due grandi uomini ci hanno insegnato anche un’altra cosa: che in Italia l’unico che si è battuto per una civiltà migliore è stato un polacco, che l’unico uomo che con umiltà si è dimesso è un tedesco. Neanche fosse una di quelle vecchie barzellette: “C’era una volta un tedesco, un polacco ed un italiano”, da quest’ultimo prima o poi, chissà, avremo qualcosa da imparare!
Il mix tra sacro e profano diventa ovvio e di cattivo gusto. Berlusconi vestito da Papa forse non fa più ridere nessuno, Bersani che cavalca questa messa in ridicolo anche meno! Tra le varie cose che i politici promettono di restituire non c’è mai la promessa di una buona, sana e disinteressata politica. Ma si sa che la loro poltrona è di sicuro molto più dorata di quella papale e che, ormai è storia, non viene sostituita neanche alla morte dell’uno o dell’altro! Così questo rigido febbraio diventa il mese delle elezioni e, a breve, “Havremus nuovo Papa”, chissà se avremo invece, davvero un “nuovo” governo. Una cosa sola voglio “rimproverare” a Benedetto: “Eminenza, forse avrebbe dovuto compiere la sua scelta qualche settimana fa; chissà che qualcuno non avesse colto l’esempio del suo gesto!” Amen.