La Guida alle Birre d’Italia di Slow Food 2025: un faro nel panorama brassicolo italiano

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La Guida alle Birre d’Italia, si qualifica ormai come strumento indispensabile per chi desidera orientarsi nel complesso e variegato mondo della birra artigianale italiana. La pubblicazione di Slow Food, giunta alla sua nona edizione, si conferma un punto di riferimento per appassionati, addetti ai lavori e semplici curiosi.

Un’analisi approfondita e un’attenta selezione

La guida, grazie al lavoro di numerosi esperti coordinati da Eugenio Signoroni e Luca Giaccone, offre un’analisi dettagliata dei birrifici italiani, valutando non solo la qualità e la costanza produttiva delle birre, ma anche l’impegno nella valorizzazione del territorio e la sostenibilità delle produzioni. La presenza di un premio dedicato alla filiera, introdotto per la prima volta nell’edizione 2025, rappresenta un segnale importante, che sottolinea l’attenzione crescente verso un approccio più etico e responsabile alla produzione brassicola.

Un ponte tra produttori e consumatori

La guida non si limita a recensire birre e birrifici, ma indica anche i locali dove degustare le migliori produzioni artigianali. Questa sezione è particolarmente utile per i consumatori, che possono così scoprire nuovi luoghi dove approfondire la loro conoscenza della birra e incontrare altri appassionati.

 Un contributo alla crescita della cultura birraria nel solco qualità e del rispetto dell’ambiente.

“La Guida alle Birre d’Italia rappresenta un importante contribuito alla diffusione della cultura della birra artigianale in Italia, evidenzia il Dott. Sergio Longo – Presidente della condotta di Slow Food Lecce Aps, è importante stimolare la curiosità dei fruitori verso prodotti di qualità, anche sollecitandoli a esercitarsi nel cogliere differenze tra prodotti, come spesso facciamo con i nostri laboratori dell’Accademia Popolare del gusto. Grazie a questi strumenti, sempre più persone sono consapevoli dell’importanza di scegliere birre prodotte con materie prime di qualità e con processi produttivi rispettosi dell’ambiente.”

Sfide future e prospettive

Nonostante i successi ottenuti, il settore della birra artigianale italiana deve ancora affrontare numerose sfide. La concorrenza è sempre più agguerrita e i gusti dei consumatori sono in continua evoluzione. In questo contesto, la Guida alle Birre d’Italia ha il compito di continuare a fornire un punto di riferimento affidabile, aggiornandosi costantemente e adeguandosi alle nuove tendenze.

Il ruolo dei consumatori

Anche i consumatori hanno un ruolo fondamentale nella crescita del settore. Scegliendo consapevolmente birre artigianali di qualità, supportando i piccoli produttori locali e informandosi sulle diverse tipologie di birra, possono contribuire a valorizzare questo patrimonio enogastronomico unico.

In Puglia :basi forti per continuare a promuovere e costruire consapevolezza intorno al prodotto birra artigianale”

Ne parliamo con   Aristodemo Pellegrino, collaboratore della guida, referente regionale Unionbirrai  Beer Tasters per Puglia e Basilicata, nonché ideatore di “Sulle vie della Birra”, innovativo progetto di turismo brassicolo e alogastronomico :La guida si è avvalsa della collaborazione di ottimi appassionati, Unionbirrai Beer Tasters ed esperti di Slow Food coordinati egregiamente da Manila Benedetto, antesignana e grande promotrice del movimento birrario regionale e non solo. Dal punto di vista brassicolo, nel panorama nazionale, la Puglia continua a rivestire un ruolo rilevante, essendo di fatto alfiere dell’intero movimento nel Sud Italia.

Questo risultato è stato raggiunto grazie a birrai pionieri, birrifici di ottimo livello e locali illuminati che hanno saputo creare entusiasmo nei confronti delle produzioni artigianali. Oggi il tessuto brassicolo è composto sia da birrifici molto piccoli sia da aziende più grandi e strutturate.  Innumerevoli sono le connessioni con il territorio, con i suoi prodotti e con la sua storia. Fondamentali anche i diversi pub indipendenti che contribuiscono attivamente al movimento. Tanti sono gli appassionati, i degustatori e gli homebrewer che fanno della consapevolezza il proprio punto di forza.

La squadra che ha lavorato all’edizione 2025 della guida, si è dimostrata ancora più coesa e motivata grazie alle forti relazioni interpersonali che hanno facilitato un proficuo lavoro di squadra. Tanto è stato l’entusiasmo messo in campo da tutti i collaboratori. Arricchente per tutti è stato il confronto con i birrai e i birrifici, con i quali si è creato un clima di scambio sereno e reciproca stima, in un’ottica di comune crescita e di miglioramento continuo”.

Chiocciole Slow Food: le birre pugliesi premiate

La fotografia che emerge dalla nuova edizione della guida racconta – continua Pellegrino – sicuramente di una regione in salute. 26 i birrifici selezionati, con ben due Chiocciole (Birranova, B94) riconoscimento attribuito alle migliori aziende d’Italia che si distinguono per qualità, costanza, identità e territorialità.  Tre eccellenze (Baff Beer, Lievitera, Sbam!), ovvero aziende che esprimono un’elevata qualità media su tutta la produzione e due i premi filiera (Gruit, Rebeers) attribuiti ad aziende che si dedicano con particolare attenzione alla produzione diretta delle materie prime, con una distribuzione generale dei riconoscimenti che copre l’intero territorio regionale, dal Tavoliere al Salento, a testimonianza della bontà dell’operato dei nostrani mastri birrai.

Nella sezione dedicata alle Beer Firm su 47 progetti recensiti a livello nazionale, ben 6 sono pugliesi. In totale sono 165 le birre raccontate con ben 34 birre segnalate come etichette imperdibili, ovvero birre che hanno colpito per le caratteristiche organolettiche di assoluto valore e per l’equilibrio. Numerose sono le realtà che non sono state inserite in guida, il lavoro di selezione non è stato facile. Anche questo però rappresenta un segnale positivo, di una realtà in continua crescita ed in costante miglioramento. Incoraggiante anche sottolineare come a fronte di alcune chiusure, dovute non soltanto alla crisi post pandemica, negli ultimi due anni si siano registrate nuove interessanti aperture.”

Sezioni pugliesi dedicate ai “locali eccellenti” e alla migliore produzione dei Sidri

“Sul fronte locali sono ben 42 quelli segnalati su tutto il territorio regionale, con 6 riconoscimenti di locale eccellente ovvero che si sono distinti per la selezione e il servizio della birra e per l’accoglienza. Fiore all’occhiello il riconoscimento di Migliore Publican d’Italia conferito al The Blue Beat Pub di Lecce.    

Nella sezione dei sidri, al momento si registra la presenza di un solo produttore a livello regionale (Lieviteria), situazione questa che lascia aperta la possibilità di una crescita esponenziale, in un territorio come il nostro nel quale questo tipo di bevanda è ancora poco conosciuto ed apprezzato, ma sicuramente capace di regalare tante emozioni.”  

La Guida alle Birre d’Italia di Slow Food è molto più di una semplice raccolta di recensioni. È uno strumento prezioso per chi vuole approfondire la conoscenza della birra artigianale italiana, un ponte tra produttori e consumatori ed un motore per la crescita di un settore in continua evoluzione nel rispetto della qualità e dell’ambiente.