23 aprile 2021. Musica in Zona Rossa.
Giù il sipario ancora una volta, quel sipario da tempo calato sui palcoscenici di tutto il mondo, gli stessi che segnarono i grandi successi di una straordinaria interprete italiana, simbolo di generazioni e generazioni di amanti della musica d’autore, per tutti noi: Milva! La pantera di Goro, voce di spicco, sensuale e raffinata interprete, una femminilità oggi desueta, intrisa di quella malinconia palpitante, pura espressione di amori traditi e tormentati, voce di protesta, di rivoluzione e di leggerezza.
Arte scenica rubata al melodramma, libera dagli stereotipi di ogni genere, ed un’artista libera di cantare. Il fascino di una voce senza tempo, ancorata al passato per averne assorbito i modelli degli anni d’oro della canzone italiana, ma capace di tessere melodie intrecciate a recitativi, una voce melismatica, che traduce il teatro nel canto, una voce che grida, penetra con dirompente tenacia, una voce che da oggi sarà solo memoria.
Ottant’anni di carriera, di memorabili successi, una voce che ci farà sussultare ogni qualvolta la potremo riascoltare tra i solchi di vecchi vinili, una voce che tornerà a farci compagnia nei revivals televisivi, quella voce che è un po’ la voce del nostro tempo, del nostro passato, una voce tra le tante voci che non ci sono più, ma che hanno lasciato il segno.
Pensare a lei dopo aver ascoltato Da troppo tempo è quasi un presagio:
Ho sciolto il nodo dentro cui mi dibattevo
per uscirne, adesso sai
mi sembrerebbe quasi dir
no, se ci penso resto qui
io me ne vado…è meglio!