Riflessi nell’anima – Domenica, 30 ottobre 2022, 31^ del Tempo Ordinario

0
146

Dal Vangelo secondo Luca (19, 1-10)

In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là.

Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!».

Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto».

Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».


Sullo sfondo di questo vangelo sembra riecheggiare il cammino sinodale che la Chiesa sta vivendo in questa particolare stagione entrando in modalità cantiere.

Strada e villaggio, accoglienza e casa, diaconie e formazione spirituale sono, infatti, i tre cantieri proposti dal Sinodo e in questa domenica assumono le direttive dell’andare di Gesù all’incontro con i tanti Zaccheo di oggi che, nonostante le abissali distanze da Dio e dai fratelli e dalle sorelle, desiderano incrociare sguardi di perdono e braccia di accoglienza che solo il Signore della misericordia può offrire.

La città di Gerico richiama alla memoria biblica antiche epopee di conquista e di inizi nuovi per il popolo d’Israele. Oggi le sue strade interne e chiuse all’esterno sembrano essere le stesse tracciate nei tanti cuori chiusi di chi non è più capace di lasciarsi accarezzare al passaggio di tanti desiderosi solo di abitare il cuore del prossimo.

Quante anime chiuse, come le mura e i baluardi del tempo antico di Gerico, impediscono nell’oggi del nostro tempo non solo il passaggio del fratello e della sorella sul suolo del cuore, ma anche quello di Dio, in Cristo Gesù.

Incapaci di ricevere amore siamo divenuti villaggi chiusi all’amore, in mondo globalizzato.

Il miracolo nel vangelo di oggi – è vero – accade quando le porte della casa di Zaccheo si aprono ad accogliere Gesù, come Signore.

In realtà è miracolo che inizia già quando per la prima volta l’incallito e irrecuperabile peccatore Zaccheo sperimenta di essere accolto – e quindi amato – da Dio, nello sguardo di Gesù che per la prima volta gli fa sperimentare la grandezza della sua dignità di figlio, nonostante la bassa statura della sua mortalità.

Solo dopo aver sperimentato l’amore pienamente ricevuto da Cristo, Zaccheo è capace di mettersi in ascolto di Lui, della sua Parola, e di permettere al suo animo di essere formato alla scuola dello Spirito Santo che tutto e tutti forma e conforma all’Amore.

Dallo Spirito accolto nasce la capacità di trasformare la propria vita da ripiegata su se stessi a dono di carità per i poveri.

Da qui nasce la gioia. Qui irrompe la salvezza. Non di là da venire.

Oggi anche per me, per te, è il tempo opportuno, favorevole del passaggio di Dio nella mia vita.

E Lui passa per incrociare i miei occhi e toccare il mio cuore, senza condanne e giudizi, solo per risanare e curare le ferite e restituire la limpidezza e l’amore che per le strade tortuose del vivere ho smarrito.

E ricomincia la festa. E ritorna la gioia.

È presbitero della Chiesa di Lecce e, dal 2018, parroco della Parr. Sant'Andrea Apostolo in Novoli (Le). Vicario Episcopale per il laicato e per la cultura. Docente presso l'Istituto Superiore di Scienze Religiose Metropolitano "don Tonino Bello" in Lecce e Direttore dell'Ufficio Catechistico Diocesano.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore scrivi un commento valido!
Inserisci il tuo nome qui

Convalida il tuo commento... *

CONDIVIDI
Previous articleMaruggio, caro bollette: il Comune in soccorso delle famiglie
Next articleFestival Corale Pugliese: cantiamo la Puglia in coro