Madame si afferma sulla scena rap e in meno di tre anni vanta collaborazioni con Night Skinny, Ensi, Marracash, Dardust, Elodie, Ghali, Ernia, Gaia, Rkomi, Fabri Fibra, Negramaro, Tedua, Aiello, Birthh.
Scrive, canta, si esibisce; lo fa soprattutto durante la pandemia, in un momento compresso, difficile, tra il buio delle morti, delle terapie intensive, nello sgomento dei sopravvissuti e di tutte le storie di dolore, forse per portare la speranza della rinascita, o anche solo una nota di bellezza in tanta oscurità.
La sua è una pennellata, insieme a quella degli artisti che nel 2020 hanno proposto ossigeno a tutte le categorie di pubblico e che hanno donato letture artistiche e novità in uno spaccato di storia da incubo e con un futuro incerto, questa volta un po’ più di sempre.
Poi Madame fa il suo esordio sul palco di Sanremo con il brano Voce. Ama cantare e ama soprattutto riversare nella musica ciò che scrive: parole, musica e sensazioni, il tutto sentito sulla sua pelle.
Ama la sua canzone, ne va fiera, ne è orgogliosa: Voce, di cui è sposa e madre, rappresenta il sogno grazie al quale vincerà il premio per il miglior testo Sergio Bardotti scritto nella settantunesima edizione di Sanremo.
Madame ha appena diciannove anni, potrebbe essere una nostra compagna di classe, un’amica, una sorella. Forse è un po’ tutto questo quando con la sua voce cerca di riprodurre un’eco di intimità nelle anime di chi la ascolta. Lo fa con “Anima” quando insieme a Marracash sussurra “Come sei fatta nessuno lo sa // Cerca dentro te e saprai, mi hai ferita //Guarda dentro me, non vedrai una nemica”: è l’invito a guardarsi dentro, a non aver paura di conoscersi perché è il viaggio migliore che si possa compiere per sapere che cosa abiti davvero dentro noi.
Madame è amica quando in Sciccherie scrive “Uscire con l’abito nero e sciccherie // Mentre metto cose per sembrare come quelle un po’ più fighe” con il chiaro consiglio di capovolgere la tendenza a seguire le consuetudini e gli stereotipi. Madame è amica sincera anche con Voce, perché ci invita ancora una volta a trovare la nostra voce e ad essere sempre verità, trasparenza e purezza. È la tessera di un puzzle che fotografa l’animo soprattutto dei giovani che al di là dell’apparenza vivono tra molte incertezze personali e sociali.
A soli diciannove anni Madame ci insegna che è sbagliato paragonarsi con accanimento agli altri, che è importante scavare dentro se stessi e amare ciò che si fa e ciò che si è.
Perché la nostra voce vale molto: vale più delle imposizioni, delle leggi, delle barriere.
Più del branco, più del modello unico.
Più dei rumori incessanti.
Per questi motivi, Madame è sì una cantante, ma è soprattutto una carezza.