Solo 12 per l’Ultima Cena

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1, 2… così comincia nel sogno di tutti i bambini, il candido gioco della conta! Impariamo presto a dire 1 per mostrare la nostra unicità, e 2 a puntare il dito quando siamo pronti a dividerci.

1 e 2, come 12, il numero degli Apostoli, il simbolo dell’immagine biblica del capolavoro del più grande genio del Rinascimento italiano, Leonardo da Vinci.

Pittore, ingegnere, uomo di cultura, la cui passione per la musica lo porterà a diventare un ottimo suonatore di lira. “Per Leonardo la musica rappresentava l’invisibile: la firma del suo capolavoro non poteva che essere una melodia nascosta”.
Non c’è da stupirsi se, dopo 500 anni, questa straordinaria opera d’arte, tra esoterismo musicale e mistero divino, conserva aspetti di grande modernità.

A Milano nel refettorio di S. Maria delle Grazie, il Cenacolo si mostra in tutta la sua incomparabile bellezza. Occhi puntati sulla mensa dove Gesù seduto, solo, il volto sereno, malinconico, attende … è lì con i 12 Apostoli, anch’essi seduti in 4 gruppi da 3, hanno vicino 12 pani disposti tra loro su una bianca tovaglia, il cui misterioso intreccio di trama e ordito rivela un pentagramma in cui 12 battute si muovono in un adagio mistico in tempo ¾.

I coniugi sardi, trasferiti poi nel Salento, Giovanni Maria Pala e Loredana Mazzarella, appassionati di musica, dopo approfonditi studi e, attraverso le moderne e sofisticate tecnologie, hanno campionato i suoni svelando al mondo l’esistenza di una partitura, così tanto perfetta da non risultare una casualità, piuttosto “il Requiem che fa da colonna sonora all’ultimo pasto di Gesù”.

“Io sono la Via, la Verità, la Vitaa chi desidera essere Uno con me, donerò le Chiavi per aprire le Porte della Gerusalemme Celeste”. Per accedere alla Gerusalemme Celeste vi indico 12 chiavi che vi permetteranno di aprire 12 Porte Cosmiche, le 12 Porte della trasformazione interiore. E 12 i gioielli posti su ciascuna di queste porte.

Si nasce e si vive nelle 12 case dello Zodiaco, e tutto si muove nelle 12 lune dell’anno solare, e nelle stagioni scandite tra i 12 mesi dell’anno.

E non sono forse 12 le prove mistiche dell’iniziato?

Ma 12 furono anche le tribù di Israele e ancora 12 i figli di Giacobbe e 12 nella mitologia greca gli dei del Monte Olimpo. Tra essi non vi è forse proprio Ercole, l’eroe delle 12 fatiche?

Ma il mito continua con l’imperatore Carlo Magno e i 12 Paladini di Francia difensori della patria le cui gesta rimandano a Re Artù e ai 12 cavalieri della Tavola Rotonda.

Tutto genera perfezione, il sistema temperato di 12 suoni della scala cromatica governa la musica e l’armonia; l’impianto tonale guarda ai modi perfezionando un ordine, immutato nel tempo, di 12 scale maggiori e 12 scale minori.

La melodia, per l’Ultima Cena è un inno a Dio, un testo in lingua ebraica si rivela in una scrittura di minime e semiminime disposte nel modo frigio.

Si chiude il cerchio e si riprende a contare, ma ora sommando 1 più 2, si restituisce al tempo il numero della perfezione divina e, nelle mani degli Apostoli, il Segno della Santissima Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo.