Incontriamo Gianfranco Lunetta a Lecce, dove è in corso la sua mostra “Bandiere Armate e Sinapsi Impazzite” una esposizione di dipinti ad olio, acrilico e tempera su tela.
Provocatorio, intenso, profondo e assolutamente chiaro. Un’armonia di colori e una serie di inequivocabili simboli di dolore, che lascia anche spazio alla speranza e fiducia nella continua forza rigeneratrice e creatrice della donna.
Ai lati della lunga gradinata dell’ex Conservatorio Sant’Anna, in via G. Libertini a Lecce, sono posti dei ceri votivi rossi, che scopriamo condurci verso un dipinto ad olio su un pannello di pioppo con un crocifisso in metallo dal quale, il Cristo di Lunetta, perde copioso sangue rosso, che via via acquista forma e si trasforma in una distesa di papaveri. I suoi quadri ipnotizzano e fanno riflettere non solo per la forza delle immagini ma per i titoli che sembrano lanciare dei moniti, così leggiamo: “Fiori di sangue”, “La vita è un gioco duro, se nasci dalla parte sbagliata del mondo”, “sinapsi impazzite”, “Odore di guerra”, “Bombe a grappolo”, “Bandiere armate: Stati Uniti – Russia- Francia- Cina-Germania e Italia”, “I soldi sono merda”. Lunetta è tanto altro, un uomo che sperimenta, che ama mettersi in gioco, che crede fermamente nelle capacità dell’uomo e nel “bene”, l’unica vera arma da usare.
Citiamo a questo proposito una sua idea: il Progetto MYBRAIN (presente sul canale Youtube) presentato nel 2015 all’EXPO di Milano, pensato per creare una mappa mondiale della “Fame nel mondo” da gestire in “tempo reale”.
La mostra sarà visitabile fino al 19 giugno 2024.