Visti da vicino: Franco Mezzena

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Trentino e violino solista di caratura internazionale, Franco Mezzena è prima di tutto il tipico cittadino del Mondo. E ciò soprattutto perché è dotato di un modo garbato di relazionarsi e di affrontare le varie circostanze. La sua delicatezza e la sua gentilezza gli permettono, infatti, di affrontare qualsiasi contesto culturale con grazia, disinvoltura e grande efficacia. Il suo, in definitiva, è un modo di porsi neutro e, allo stesso tempo, aperto al dialogo e – perché no? – anche al confronto, all’interno di un quadro dove spicca la sua capacità di aderire alla realtà, in maniera non comune.

Franco si è esibito nei migliori teatri del Mondo e, non ultimo, al Carnagie Hall di New York. Uomo maturo e musicista navigatissimo, conosce bene il suo mestiere, quello appunto di interprete, con particolare predilezione per i classici più noti, non mancando in ciò compositori meno noti e più complessi. Ad ogni modo, tra i vari autori che la storia della musica classica ha proposto ama più di tutti Brams e List, perché più vicini alla sua natura, quella appunto di grande romantico, che lo porta a considerare la vita come accogliente occasione da sfruttare in tutte le sue sfumature, soprattutto in quelle più intime. E da qui, naturale sgorga la sua considerazione sul pianeta donna che riconosce come spazio tutto da scoprire e da godere nelle più raffinate atmosfere. Inutile dire che è un esteta, amante del bello, ma in particolar modo – e qui emerge la sua natura di musicista – di ciò che è armonia e grazia.

Figlio del noto pianista italiano Bruno Mezzena, che lui ricorda nelle sue altezze spirituali e intellettive, esordisce giovanissimo, sul finire degli anni ’70 – non ha compiuto ancora 18 anni! – e subito viene scritturato per l’esecuzione di alcuni brani inediti di Paganini. Da allora una lunga e luminosissima carriera, che tuttavia non l’ha privato di momenti difficili, ma che in ogni caso l’ha portato sino ad oggi ad incidere più di ottanta CD di musica classica, con successo e soddisfazione, dove il suo nome spicca alto tra i violinisti di tutto il Mondo.

Con Franco, invece del solito caffè, abbiamo gustato un delizioso aperitivo offerto da Luciana, moglie del titolare della Corrado Productions di Supersano, nel Basso Salento (casa di registrazione nota a livello nazionale ed anche internazionale). Si trova qui per incidere alcuni brani e condurre una Master Class con dei giovani violinisti salentini. Ma Franco Mezzena non è a Supersano occasionalmente. Ha vissuto nel Salento ed in Puglia per ben quindici anni, a partire dal 2003, e nella Terra dei Due Mari conserva molte delle sue relazioni magistrali e professionali. Ed anche se ora vive altrove, nel nord Italia, e le sue liaison sono di tipo internazionale, afferma che il Salento è la più bella regione del Mondo. Secondo Franco esiste qui, da noi, un genius loci che porta ad atmosfere di pienezza ed entusiasmo, che noi salentini simboleggiamo con la terra rossa, il vento e il mare, a volte blu profondo, a volte verde cristallino, e i tramonti mozzafiato. Fa notare che il Salento è la Terra che esprime moltissimi musicisti e cantanti di livello nazionale ed internazionale. Insomma, per lui il Salento ha qualcosa di speciale, magico e forse, anche beneficamente primordiale, dove tutto porta all’arte.

Durante il nostro gustoso aperitivo, la conversazione è scivolata anche sulla letteratura, sui bei libri. E Franco è un amante della lettura, anche se fa notare che la vita nell’ultimo decennio, è diventata più frenetica e avara di tempi da dedicare allo spirito, alla cura dell’anima, soprattutto con lo strumento del libro. Ad ogni modo, coerentemente con la sua natura, egli ama moltissimo gli autori russi e soprattutto quelli francesi della Belle Époque.

In definitiva, Frano Mezzena, che potrebbe essere definito solo in parte italiano e per certi aspetti completamente salentino, rappresenta per la nostra cultura e per la nostra musica un punto di riferimento di grande importanza, di cui non può non tenersene conto quando si decide di mettere mano allo spartito e soprattutto alla vita, se vuol essere vissuta con eleganza e charme.