Trepuzzi (Le) Arrivano in bici, uno di loro sventola la bandiera, un altro porta a tracolla l’amplificatore con cui annunciano i prossimi comizi sulle note di Fedez. E dietro, tutti gli altri pedalano sorridenti tra gli sguardi divertiti e curiosi dei passanti. Alcuni cittadini li incoraggiano, altri fingono inizialmente di ignorarli, ma il sorriso, si sa, è contagioso.
Sono i candidati della lista Movimento Cinquestelle Trepuzzi, che in questi giorni stanno sparigliando le carte nei sondaggi elettorali gettando scompiglio nei pronostici sui possibili vincitori delle imminenti elezioni amministrative.
“Sembra di vivere un sogno, invece è la realtà” – commenta Luigi Mazzotta. “Da quando è iniziata questa avventura politica ci sentiamo come ringiovaniti” – riconoscono Fernando Renna e Sandro Boccia. “Sta succedendo tutto in fretta, ma è già storia: siamo riusciti in breve tempo e con poche risorse a presentare una lista Cinquestelle per la prima volta nella storia di Trepuzzi, e senza allearci (è la logica del Movimento) con altre forze politiche come hanno fatto le liste concorrenti” – sottolinea Sarita Versienti.
“La gente mi ferma per dirmi che ci apprezza per il rispetto che abbiamo per i cittadini: non chiediamo con insistenza il voto casa per casa, chiediamo a chi vuole conoscerci di venire in piazza a discutere con noi” – chiarisce Celeste Pepe.
“Una ragazza – racconta commosso il candidato sindaco Massimo Scarpa – ieri mi ha mandato un messaggio per ringraziarci del sorriso che le abbiamo strappato quando ci ha visti girare in bici con la bandiera per le vie del paese, tra i cittadini stupiti e incuriositi dalle nostre iniziative“.
Sono tutti entusiasti della loro avventura politica i candidati consiglieri per il Movimento Cinquestelle di Trepuzzi, hanno messo da parte gli impegni privati per dare massima priorità all’organizzazione della campagna elettorale.
“Ci siamo divisi i compiti in gruppi di lavoro – spiega Gabriele Rollo – ognuno di noi si è documentato e agisce nell’ambito che gli compete e poi riferisce agli altri, in un clima di condivisione.”
“Un signore – ricorda ridendo Antonio Elia – vedendoci in bici ci ha urlato in dialetto: Ui sempre allu sparagnu sciati!“. Sì, è vero, cerchiamo di risparmiare, gli abbiamo risposto, ma non perché siamo tirchi, ma perché non troviamo giusto nei confronti dei cittadini usare i rimborsi elettorali, cioè i loro soldi, per farci propaganda. E tutto ciò che facciamo, lo paghiamo di tasca nostra“.
“Durante i nostri comizi rionali – osserva Dario De Matteis – in pochi ancora si avvicinano, molti però ci guardano timidamente dalle finestre socchiuse. E sanno che, nel segreto della cabina elettorale, sono loro ad avere il potere in mano“.
“Una signora durante un comizio rionale – raccontano Veronica Spinetta e Alessandro Patera – ha chiesto il microfono e ha urlato a tutti i presenti e alle finestre socchiuse: “Discitative, discitative tutti!”.
Antonella Spagnolo ricorda l’entusiasmo della figlia di ritorno a casa, dopo aver assistito a una riunione del gruppo : “Mamma, che belli che siete, e quante cose che si imparano a guardarvi “.
“E’ una bellissima esperienza, – aggiunge Settimio Papa – stiamo crescendo insieme come gruppo, e chi si avvicina rimane sorpreso per le energie che mettiamo in campo pur con poche risorse”.
E della voglia di cambiamento che si avverte in paese sono prova i ripetuti e lunghi applausi ricevuti giovedì sera presso la libreria Fanny di Trepuzzi da Giuseppe Pellegrino, medico e scrittore, quando, nel corso della presentazione del suo ultimo libro, Assoluto Relativo, tra un aforisma e l’altro, descriveva ed esaltava “chi sceglie di non conformarsi, di non accettare la normalità, ed è aperto al cambiamento, sfidando le maggioranze culturali, per il bene della comunità”.