Trepuzzi (Le) – Davanti ai nostri taccuini oggi due candidati della lista Solidarietà Lavoro e Democrazia, abbiamo voluto mettere a confronto la stessa idea ed obiettivi, vista da due angolazioni diverse. Parliamo di Antonio Albanese e Giuseppe Rampino.
Raccontatevi ai nostri lettori:
Antonio: “Ho 61 anni, diplomato come perito meccanico, sposato e due figlie. Operatore nel volontariato da circa 20 anni nel comune di Trepuzzi con interesse in vari campi del Sociale. Ho intrapreso diverse iniziative finalizzate anche alla sensibilizzazione ed alla crescita della cultura del volontariato stesso. Sono convinto che creando una sinergia tra tutte le realtà di volontariato e favorendo un interscambio di gruppi presenti sul nostro territorio, si otterrebbe una crescita non solo culturale, ma anche umana nella nostra realtà”.
Giuseppe: “Sono un impiegato di 29 anni, laureato in Legge. Tra i fondatori del Festival “Bande a Sud”, da qualche anno sono il segretario del comitato feste patronali della città di Trepuzzi, al quale mi dedico con grande passione. Mi piace il contatto con le persone, dedicarmi al sociale e ai temi dei giovani”.
Avete mai avuto esperienze politiche?
Antonio: “Non ho mai avuto precedentemente esperienze politiche dirette”.
Giuseppe: “La politica mi ha sempre affascinato, perché consente di agire per l’interesse della collettività. Fino ad oggi non ho ricoperto alcun incarico di questo tipo, ma mi piacerebbe dare il mio contributo per lo sviluppo di Trepuzzi”.
Per quale motivo avete scelto Solidarietà lavoro e democrazia?
Antonio: “Ho scelto “Solidarietà Lavoro e Democrazia” perché il suo programma elettorale, secondo me, è lo strumento utile a far si che la comunità trepuzzina, a livello socioeconomico, abbastanza statica, possa riprendere in mano la sua storia ridando speranza alle molte attese a volte vanificate anche da una forma di rassegnazione”.
Giuseppe: “Ho scelto di candidarmi con la lista Solidarietà Lavoro e Democrazia perché è fondata su valori e principi nei quali credo fermamente, perché ha radici solide, e soprattutto perché è composta da donne e uomini che hanno voglia di fare e di risolvere i problemi”.
Quale dovrebbe essere secondo voi il compito svolto da un consigliere comunale ?
Antonio: “Il compito di un consigliere comunale è secondo me, impegnarsi a proporre idee atte a migliorare la vita civile, quello di poter, con una dettagliata e concorde scelta di obiettivi possibili, determinare un progetto da portare avanti non trascurando le speranze originate”.
Giuseppe: ”Il primo compito di qualsiasi consigliere comunale è quello di agire secondo onestà e trasparenza, a prescindere dall’appartenenza politica. Il valore aggiunto della nostra lista è quello di poter costruire un programma di governo credibile, con punti definiti e realizzabili, in ogni settore della vita pubblica”.
Quali sono cinque punti irrinunciabili per Trepuzzi da affrontare nel caso la vostra lista vincesse?
Antonio: “I cinque punti irrinunciabili sarebbero: Ambiente: piano traffico finalizzato a scoraggiare l’uso dell’auto e incentivare, con piste ciclabili quello della bici; Lavoro:Vista l’esistenza di parecchi terreni incolti, anche di proprietà comunale, immaginare la coltivazione, da parte di imprese collettive di giovani disoccupati, degli stessi; Aree urbane: Oltre al “prontuario” di sogni e intenzioni, credo che il punto di partenza sia semplicemente quello di rendere l’esistente più gradevole, più elegante, più vivibile; Casalabate: Occorre unire le forze dei due comuni che “gestiscono” la marina, le sue bellezze sono per quantità equamente distribuite, a nord come a sud, occorre quindi che insieme si lavori per renderla più vicina alle necessità sia dei residenti che dei turisti. Legalità: Riqualificazione sociale dei quartieri periferici realizzando progetti rivolti alla lotta all’evasione scolastica, al rispetto delle regole e alla legalità”.
Giuseppe: “Il primo punto è il lavoro per i giovani: occorre definire gli strumenti per creare nuove opportunità. A questo proposito, il nostro programma prevede la creazione di una rete di contatti con le aziende per favorire workshop e recruiting-day e la nascita di uno sportello di consulenza gratuita, che concretizzi le idee imprenditoriali attraverso l’accesso al micro-credito o a finanziamenti nazionali/comunitari e che sostenga le nuove start-up. Il secondo punto è la cultura, che nel nostro programma ha un ruolo vitale. Per questo continueremo sulla strada di Bande a Sud, che rappresenta il riscatto di tanti esercizi commerciali e piccole strutture ricettive, dei tanti artisti e uomini di cultura, innamorati di questa esperienza. Ma non solo: abbiamo in mente la valorizzazione dei beni architettonici, degli spazi rurali e la realizzazione di una casa della musica destinata ai giovani.
E ancora tanto sport, come promotore di aggregazione sociale e stile di vita. Pensiamo a nuove strutture anche nella marina di Casalabate, all’organizzazione di tornei e a una maggiore fruibilità delle strutture esistenti. Altri punti imprescindibili sono la sicurezza degli edifici scolastici e il rilancio del commercio”.
Quali pensi siano i concetti identificativi della vostra lista che la rendono diversa dalle altre due liste in competizione?
Antonio: Nella mia lista, tutti i principi di : partecipazione, condivisione, etica, programmazione e progettazione, sono fortemente presenti e realizzabili, questo fa la differenza.
Giuseppe: La nostra lista ha un’identità ben precisa, non è improvvisata né composta da elementi “occasionali”, bensì da persone con una chiara visione politica, in grado di rappresentare le istanze della città.