Squinzano (Le) Maggioranza e opposizione di nuovo ai ferri corti. Il motivo è abbastanza serio e riguarda il ripristino del “principio di proporzionalità” tra maggioranza e minoranza nella composizione delle Commissioni Consiliari Permanenti.
I Capogruppo di opposizione Umberto Carrozzo “Squinzano Vera”, Mimina Maniglio “Partito Democratico”, Giovanni Marra “Al Centro” e Tonia Mazzotta “Partecipazione Attiva”, fanno sapere che le regole della democrazia non sono negoziabili e che intendono proseguire su questa posizione con determinazione e convinzione ad oltranza, revocano nel frattempo le designazioni dei propri rappresentanti da tutte le commissioni, fino al ripristino delle regole democratiche.
Un gesto di responsabilità e di coraggio al punto da provocare lo stop alle convocazioni delle Commissioni da parte della Segretaria Comunale Dott.ssa Grasso, in attesa di ristabilire pesi e contrappesi e scongiurare il ripetersi del danno erariale, dal momento che nonostante la diffida dei capogruppo, i Presidenti delle Commissioni, hanno continuato a convocare le Commissioni, consapevoli del danno e che le stesse non fossero regolarmente costituite.
Atteggiamento che ha portato la minoranza ad insorgere, provocando una diatriba dai toni accesi, per il mancato rispetto delle regole più elementari di trasparenza e democrazia, frutto dell’atteggiamento ambiguo e ingannevole di consiglieri “acrobati” che per interessi personali opposti a quelli della comunità, non ci pensano due volte ad ingannare i loro stessi elettori.
I cittadini sono stanchi e provati dalle mille difficoltà quotidiane, tutti noi che li rappresentiamo, sentiamo il dovere di essere al loro fianco per difendere i loro diritti, esortando l’amministrazione a fare il proprio dovere.
Ci aspettiamo che la Consigliera Guido, responsabile del “disordine politico-amministrativo“, abbia almeno una volta un rigurgito di coraggio, a vantaggio della chiarezza e della trasparenza, poiché nei fatti non vi sono dubbi, “sta con la maggioranza”, la sostiene votando a favore dei documenti programmatici, siede anche fisicamente tra i banchi del Governo Cittadino, ma rimane ancora incollata a “poltrone di comodo e al servizio di qualcuno” mascherando male la sua ambiguità, dichiarando di appartenere ad una “opposizione parallela”, evidentemente tutta sua che in altri ambiti verrebbe definita “deviata”.
Davvero un teatrino indegno per chi, burlescamente, cerca di mantenere una rappresentatività falsando il principio di proporzionalità tra le forze di opposizione e maggioranza con ingiusto inganno all’intera collettività.