Novoli (Le) – Solo qui pro quo intorno ad un termine di cui, probabilmente, si è fatto uso inconsapevole, senza – in alcun modo – voler rappresentare commistioni con realtà preesistenti ed operanti in tutt’altro settore e che nulla avrebbero a che vedere con la cultura o l’impegno amministrativo.
Questo, in sintesi, il botta e risposta fra l’Associazione “Cittadinanzattiva”, in persona del coordinatore dell’Assemblea Territoriale di Lecce, Angelo Oliva, ed i promotori nonché referenti del Centro Studi Novoli di cui abbiamo già trattato in un precedente articolo.
Ieri, infatti, Oliva si è premurato di far sapere, attraverso una nota stampa, che a Novoli “Cittadinanzattiva” non ha alcun referente, diffidando chiunque intendesse fare uso improprio del Logo dell’Associazione.
Immediata la risposta puntuale da parte dei referenti citati da Oliva (Ezio Toscano, Fernando Guerrieri, Massimiliano Teni e Roberto Rizzo): “Nei giorni scorsi alcune testate giornalistiche hanno riportato un comunicato stampa sul costituente “Centro studi Novoli cittadinanza attiva“, frutto dell’impegno di cittadini che hanno deciso di mettersi in gioco per contribuire al bene del proprio paese. Probabilmente la semplificazione del titolo giornalistico e l’uso all’interno dell’articolo di “cittadinanza attiva “ ha creato confusione e rimarcato analogie con associazioni già esistenti ma, non era nostra intenzione farlo. L’attribuzione fraudolenta di un logo o meglio di un “logotipo” presume l’utilizzo di un “lettering” cioè di caratteri con una particolare forma che in questo caso identificherebbe l’associazione “cittadinanza attiva“. Riteniamo comunque opportuno rivedere la denominazione del centro studi per evitare ulteriori attribuzioni improprie anche a ideologie di partito”.
Al momento, si chiamerà Centro Studi Novoli Attiva Cittadinanza.